Presentato a Staranzano (GO) il Festival dell’Acqua – prima edizione
Nella piccola città del Basso Isontino, prende vita l’originale manifestazione dedicata alla risorsa naturale più importante: 4 giorni e 30 appuntamenti fra talk scientifici, performance teatrali, eventi espositivi, concerti, escursioni e altri incontri.
Il piccolo Comune di Staranzano (GO) ha un legame molto profondo con l’acqua: sorge dalle bonifiche del territorio iniziate già alla fine dell’Ottocento ed è l’unico luogo della regione dove s’incontrano le acque dolci (la foce dell’Isonzo), quelle salmastre della laguna e quelle salate dell’Adriatico. Da qui la scelta di mettere l’oro blu al centro di un nuovo festival, che tra l’11 e il 14 maggio prossimi vedrà la sua prima edizione.
Nato da un’idea del giornalista e scrittore Roberto Covaz, accolta con entusiasmo dall’Amministrazione Comunale di Staranzano e sposata da molti autorevoli partner – in primis la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Camera di Commercio della Venezia Giulia, la BCC di Staranzano e Villesse e la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia con il patrocinio – il Festival dell’Acqua propone contenuti a carattere storico, scientifico e ambientale relativi all’acqua attraverso linguaggi diversi, in grado di coinvolgere fasce di pubblico differenti, con particolare attenzione per le nuove generazioni.
Al centro dell’indagine ci sono il cambiamento climatico con l’alternanza di siccità e precipitazioni eccessive, lo spreco, la sete quale motore di conflitti e migrazioni, la centralità dell’acqua nelle relazioni internazionali, le potenzialità di un corretto utilizzo dell’acqua e molto altro ancora.
Trenta appuntamenti, articolati su quattro giorni che alternano talk scientifici e divulgativi, concerti, spettacoli teatrali, reading, incontri, laboratori, letture, mostre e visite guidate.
Tra gli ospiti che si occupano di divulgazione c’è il Presidente della Società Meteorologia Italiana e giornalista scientifico Luca Mercalli (in collegamento online il 13 maggio alle 19.30 dalla Sala Delbianco) che parla di Cambiamenti climatici e acqua: alternanza di siccità e precipitazioni eccessive, innalzamento dei mari, desertificazione progressiva, contaminazione delle fonti, diminuzione della disponibilità di acqua dolce: queste le drammatiche conseguenze dello stravolgimento del clima.
Giorgio Temporelli, invece, esperto in igiene e tecnologie per il trattamento delle acque, nel suo talk L’acqua del Sindaco (12 maggio, ore 16.30, Sala Delbianco) si adopera per sensibilizzare il pubblico in merito alla qualità dell’acqua distribuita dagli acquedotti e, al contempo, evidenziare il grave impatto ambientale dovuto all’acqua confezionata.
All’insegna della contaminazione tra i linguaggi sono molti degli appuntamenti illustri nomi della scena italiana. Arte e scienza dialogano in “Fassi un’armonia…” – Leonardo e lo stupore dell’acqua (12 maggio, ore 15, Sala Delbianco), l’inedito percorso di ricerca dello storico Angelo Floramo dedicato a Leonardo, che investigò anche l’idraulica del suono, materia gravida di riferimenti sapienziali e alchemici.
Giobbe Covatta è protagonista, sempre venerdì 12 maggio, alle 21, alla Boschetta di Dobbia, dello spettacolo 6 gradi. Tra ironia e divulgazione scientifica, il comico napoletano riflette sul cambiamento climatico e sulla sostenibilità del nostro pianeta.
Una inedita contaminazione tra linguaggi è quella di Franco Arminio, poeta e “paesologo” alla ricerca di meraviglia e in difesa dei piccoli paesi, che sabato 13 maggio, alle 16, all’Isola della Cona porta il suo Sacro minore, fra reading, teatro e dialogo.
Di assoluta suggestione è il concerto in programma sempre sabato 13 maggio alle 21 alla Sala San Pio X che vede protagonista Danilo Rea, pianista jazz fra i più celebrati e improvvisatore dallo stile inconfondibile (ha suonato tra i tantissimi, anche con Mina, Gino Paoli e Claudio Baglioni) impegnato in un repertorio interamente ispirato all’acqua.
Domenica 14 maggio alle 11, all’Isola della Cona è la volta di Dimmi cosa vuoi vedere, progetto di Marta Cuscunà, frutto di un laboratorio con l’associazione Al.Di.Qua-Alternative Disability Quality Artists, è uno spettacolo in cuffia, tratto da Earthbound, che consente a tutti, anche a chi non può vedere, di accedere all’immaginario del teatro visuale.
E ancora, alle 18 di domenica 14, alla Sala San Pio X, Gabriele Vacis, autore e regista fra i più prestigiosi, è protagonista della lecture show Storie d’acqua – Meditazione sul clima, che intreccia suggestive narrazioni legate al Mediterraneo, al Polesine, allo Tsunami e ai tanti luoghi attraversati dall’acqua.
Francesco Scarel, divulgatore scientifico protagonista del talk Il quarto spazio – La comunicazione della scienza attraverso linguaggi artistici (12 maggio, ore 18, Sala Delbianco) racconta la storica interazione tra arte e scienza. Nella stessa ottica, domenica 14 maggio alle 21 alla Sala Delbianco, si muove Sound Fishing – Atto 1, una performance a cura dello stesso Scarel e di Organic Audio (Emanuele Pertoldi e Andrea Peluso), che trasforma in gesto artistico un’attività di “pesca dei suoni” che i ricercatori compieranno lungo la foce dell’Isonzo, per restituire il preoccupante livello d’inquinamento acustico delle acque.
Il Festival – che conta 30 appuntamenti in 4 giorni – propone anche incontri che vedono bambini e ragazzi protagonisti di laboratori, performances e percorsi di ricerca; confronti incentrati sulle implicazioni sociali, istituzionali, etiche del tema dell’acqua; mostre fotografiche, visite guidate ed escursioni, presentazioni di libri.
I partner
Numerosissimi i sostenitori e i partner che hanno sposato questa sfida: in primis la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Camera di Commercio della Venezia Giulia, la BCC di Staranzano e Villesse, la GMA Performing Solutions di Staranzano con il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.
Particolarmente eclettico e prestigioso anche il team di lavoro, che vede al fianco del Comune di Staranzano collaboratori quali l’OGS di Trieste, il Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia, la Riserva Naturale Foce dell’Isonzo con la Stazione Biologica Isola della Cona, il Consorzio Culturale del Monfalconese, l’Associazione Scienza under 18 Isontina, le scuole di Staranzano, i Festival Aeson e InVisible Cities, Dobialab, la Direzione Regionale del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, ma anche Irisacqua, ISA Isontina Ambiente, Coop Alleanza 3.0 e APT Gorizia.
Info
Tutti gli eventi del Festival sono a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili. È consigliata la prenotazione on line su www.acquafestival.it.
La prenotazione on line è obbligatoria per la Visita guidata ai luoghi della bonifica e per i due eventi in programma all’Isola della Cona (Sacro minore con Franco Arminio e Dimmi cosa vuoi vedere a cura di Marta Cuscunà); l’ingresso alle due performance comprende, a seguire, la possibilità di visitare l’Isola della Cona.