Presentato il Muggia Jazz Festival 2019, giunto alla tredicesima edizione si svolgerà il 7 e 8 settembre prossimi

Doug Lawrence

Anche nel 2019 per due giorni, la città istroveneta di Muggia (Trieste) tornerà ad essere la capitale italiana del jazz. Il 7 e 8 settembre il Teatro Verdi dalle 21 alle 23.30 ospiterà la 13^ edizione del Muggia Jazz Festival, rassegna a ingresso libero organizzata dall’Associazione B.B.C. con la collaborazione del Comune di Muggia e con il sostegno della Samer & Co. Shipping.

Anche quest’anno Muggia ospiterà due grandissime serate di concerti-eventi a ingresso libero. L’attesa rassegna è stata presentata oggi (mercoledì 28 agosto) al Caffè Teatro Verdi di Muggia dal Sindaco e Assessore Comunale alla Cultura, Laura Marzi e dal Direttore Artistico del Festival, Stefano Franco, alla presenza di Lilli Samer in rappresentanza della Famiglia Samer. Anche l’edizione 2019 del Festival è dedicata alla memoria del Commendator Dario Samer, recentemente scomparso, mecenate muggesano alla cui filantropia si deve l’ideazione della tradizionale rassegna musicale che prosegue grazie all’impegno dei familiari.

A Muggia sono attese anche nel 2019 grosse presenze internazionali a cui si aggiungeranno – com’è consuetudine della rassegna che per due giorni trasforma la città rivierasca nella capitale italiana del jazz – valenti musicisti triestini e muggesani la cui notorietà travalica i confini provinciali, regionali e nazionali.

Il Festival, diventato ormai un evento fisso dell’estate muggesana, è promosso dall’Associazione B.B.C. (Boogie Bite Corporation) grazie alla collaborazione del Comune di Muggia e con il sostegno della Samer & Co. Shipping. e si svolgerà al teatro Verdi di Muggia il primo weekend di settembre, sabato 7 e domenica 8.

Il programma della rassegna jazzistica internazionale, riservata come di consueto ad esclusive assolute, presenterà non solo jazz, ma anche swing e boogie woogie con artisti di fama internazionale allo scopo, secondo gli intendimenti del Direttore Artistico, Stefano Franco, di avvicinare alla musica colta il maggior numero di persone possibile e dimostrare che ascoltare il jazz può essere divertente e alla portata di tutti. Inalterata anche la formula che fin dalla prima edizione contraddistingue la rassegna: serate stilisticamente molte varie per accontentare il palato di tutti.

Non mancheranno naturalmente le jam session, da sempre un marchio di fabbrica del Festival, che vedranno interagire sul palco tutti i big presenti in riviera.

Rita Payes

“Il Muggia Jazz Festival – ha esordito il Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Muggia, Laura Marzi – è ormai un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di questo genere musicale ed è sicuramente il modo migliore per concludere le manifestazioni estive e per riprendere l’attività del nostro Teatro Verdi. Il Festival di quest’anno, giunto alla sua tredicesima edizione, sarà particolarmente scoppiettante anche perché andrà a concorrere ai festeggiamenti dei 100 anni della Samer & Co. Shipping e rappresenta anche una graditissima occasione per ricordare in particolare il mecenatismo e la lungimiranza di Dario Samer, grande imprenditoriale e uomo sensibile alla cultura, scomparso un anno fa, che ha sostenuto fin dal principio questo evento così partecipato”.
Il segreto del successo del Festival risiede infatti nella sua formula, da sempre invariata e vincente: sa coinvolgere e convogliare, sotto la bandiera della musica di qualità, grazie a una proposta musicale trasversale e variegata capace di venire incontro al gusto di tutti e non solo degli addetti ai lavori, un enorme ed eterogeneo pubblico che travalica i confini provinciali e regionali.

“A tutto il pubblico – ha concluso il Primo Cittadino – auguro, infine, un buon divertimento per queste due serate all’insegna della grande musica. Vi aspettiamo tutti il 7 e l’8 settembre al Teatro Verdi”.

Il calendario del Festival anche nel 2019 prevede come sempre concerti in esclusiva, al di fuori dei tradizionali circuiti.

“Siamo particolarmente orgogliosi – ha aggiunto il Direttore Artistico, Stefano Franco – di essere arrivati alla 13esima edizione mantenendo uno standard di qualità altissimo grazie a musicisti che partecipano al Muggia Jazz in esclusiva, vengono cioè espressamente per esibirsi al festival e con performance estrapolate da tournée già esistenti in Italia. E questo in virtù del fatto che la rassegna è ormai molto conosciuta e apprezzata da musicisti provenienti da tutto il mondo. Un ulteriore motivo di orgoglio – ha concluso il Direttore Artistico ringraziando l’Amministrazione Comunale e la Samer & Co. Shipping – deriva dal fatto che quest’anno la manifestazione è inserita nel ricco programma di eventi celebrativi del centenario dell’agenzia marittima Samer che colgo l’occasione per ringraziare in questa sede per il pluridecennale sostegno”.

E’ stato quindi illustrato il programma della grande vetrina del jazz internazionale a ingresso libero che pone per due giorni Muggia al centro del panorama mondiale della musica colta del XX secolo.

Abbeytown

Ospite della prima serata – nel solco della tradizione del Festival, tracciato dallo storico fondatore, il Commendator Dario Samer alla cui memoria anche l’edizione 2019 è dedicata – sarà una big band: l’Abbey Town Jazz Orchestra, formazione originaria di Sesto al Reghena attiva dall’98 che riunisce 22 promettenti musicisti provenienti da tutto il Triveneto e ha realizzato vari progetti che hanno avuto per protagonisti Tony Hadley, storica voce degli Spandau Ballet, vanta collaborazioni con i più importanti jazzisti italiani, tra cui Francesco Bearzatti e Mauro Ottolini, ha accompagnato in più occasioni Renzo Arbore e collaborato con Jamie Davis, cantante della Count Basie Orchestra, Maceo Parker, musicista di James Brown, Ray Gelato, Ronnie Jones, Tre Allegri Ragazzi Morti, Frankie HI NRG MC, Johnny Farina (del duo Santo & Johnny) e Greg (del duo televisivo Lillo e Greg). Alla formazione si unirà per l’occasione in veste di solista il cantante e sassofonista di Zucchero e Paolo Conte, James Thompson, presenza già conosciuta e apprezzata in riviera nel corso delle precedenti edizioni.

A impreziosire la seconda serata, sarà il quintetto del sassofonista americano Doug Lawrence, solista della Count Basie Orchestra esibitosi anche con Stevie Wonder e Lady Gaga, formazione che vede al piano di Massimo Faraò, definito “il più nero dei pianisti italiani” e ospita la giovanissima e talentuosa cantante e trombonista catalana Rita Payés, una giovane promessa che si sta già ritagliando una carriera importante. Ad accompagnare i due solisti sarà il rodato trio di Massimo Faraò, composto, oltre che dal pianista, da Nicola Barbon al contrabbasso e Roberto Bobo Facchinetti alla batteria. Faraò e il suo trio e l’artista spagnola collaborano infatti già dal 2018, hanno registrato un cd per la Venus Records giapponese e tenuto numerosi concerti.

Nato in Louisiana e cresciuto nel New Mexico, Doug Lawrence si è esibito in sei continenti e in quasi tutti i principali club e festival del mondo. Tra gli artisti con cui ha suonato e registrato si segnalano per importanza Ella Fitzgerald, Benny Goodman, Aretha Franklin, Ray Charles, Sarah Vaughan, Frank Sinatra, Patti Austin, George Benson e Dee Dee Bridgewater.

Rita Payés rappresenta uno dei talenti più promettenti usciti dall’Escola Municipal de Música de Sant Andreu di Barcellona di Joan Chamorro; il cd “Joan Chamorro presents Rita Payés” vede la partecipazione di big come Scott Robinson e Scott Hamilton.

Massimo Faraò ha all’attivo oltre 100 incisioni con musicisti italiani e stranieri, si è esibito con Red Holloway e Albert ‘Tootie’ Heath, con il quartetto di Archie Shepp con Wayne Dockery e Bobby Durham e quello di Nat Adderley con Antonio Hart, Walter Booker e Jimmy Cobb.

Nel dettaglio

Sabato 7 settembre a esibirsi al Festival sarà l’Abbey Town Jazz Orchestra con Special Guest James Thompson (sassofono e voce).

Domenica 8 settembre il palco muggesano ospiterà, direttamente da New York City, il Doug Lawrence Quintet con Doug Lawrence (sax tenore), Rita Payes (trombone e voce), Massimo Faraò (piano), Nicola Barbon (contrabbasso) e Roberto “Bobo” Facchinetti (batteria).

Nel corso degli anni, il festival ha ospitato autentici big del jazz, rock e blues internazionale, da Dado Moroni a Gianni Basso e la Torino Jazz Orchestra. E poi Bobby Solo, James W. “Red” Holloway, Alvin Queen, Darryl Hall, Don Washington, Scott Hamilton, Byron Lindham, Ray Gelato, Chris Jagger, Dusko Goykovich, Renato Chicco, Fulvio Albano, Jim Rotondi, Dieter Themel, Nick Becattini, Francesco Bearzatti, Andy J. Forest, Lluis Coloma, Nuno Alexandre, Arthur Miles, Marc Abrams, Richie Loidl, Martijn Schok Band, il “gipsy” trio di Stochelo Rosenberg, l’orchestra olandese Harry Strikes Again, Mauro Ottolini, Barbara Dennerlein, China Moses, Raphaël Lemonnier, Denise King, Frank Vignola, Vinny Raniolo, Alberto Marsico, Daniele Raimondi, Mattia Cigalini, Emanuele Urso, Massimo Faraò, Jazz Dynamos, RTV Slovenia Symphony Orchestra, Ragtime Jazz Band, The 1000 Streets’ Orchestra Meets Les Babettes (Chiara Gelmini, Anna De Giovanni, Eleonora Lana), Daniela Pobega, Martí Elias Vinyals. Miron Hauser, S.I.P. Band e James Thompson.

Tutti i concerti si terranno presso il Teatro Verdi di Muggia, Via S. Giovanni 4 – tel. 040274015 con ingresso libero.

La manifestazione avrà inizio alle ore 21.00 (fino alle 23.30). Informazioni su www.muggiajazz.com e sulla pagina facebook MuggiaJazzFestival