Afroamericano presunto omicida viene rilasciato dopo 26 anni nel braccio della morte in Mississippi. Era innocente
Praticamente all’indomani dell’esecuzione, dopo 70 anni, di un donna negli Stati Uniti per una condanna federale, la cinquantaduenne Lisa Montgomery, la pena di morte torna a far discutere oltreoceano. Infatti i principali media Usa hanno dato notizia di un uomo di colore che ingiustamente ha scontato 26 anni nel braccio della morte per l’uccisione di una donna bianca è che ora è stato liberato perchè innocente. Si tratta di Eddie Lee Howard, che ora ha 67 anni, che ha trascorso più di un quarto di secolo nel braccio della morte per il presunto omicidio di una donna bianca nel 1992. L’uomo è stato rilasciato da una prigione del Mississippi dopo che un giudice ha revisionato la sentenza perchè le prove utilizzate per condannarlo sono state screditate, insomma erano false. Il procuratore distrettuale Scott Colom ha confermato lunedì scorso che anche i pubblici ministeri hanno ritirato l’accusa di omicidio contro Howard. La prova chiave erano i “morsi” trovati sulla vittima che un dentista aveva comparato essere provenienti dalla dentatura di Howard e che analisi approfondite hanno invece escluso mentre i test su un coltello e altri oggetti trovati sulla scena del crimine dopo la condanna di Howard non hanno rilevato tracce del suo DNA. “Dopo aver esaminato il fascicolo processuale, concludiamo che le prove contro Howard in riferimento o al cambiamento nella comprensione scientifica dell’affidabilità dell’identificazione attraverso confronti di segni di morso erano inconcludenti. Sulla base di questo, siamo d’accordo con Howard sul fatto che un dentista forense non può identificare Howard come il mordace oggi come ha fatto il dottor West al processo di Howard nel 2000 ” ha scritto la corte in agosto. Di conseguenza, il caso è stato annullato, reso e nuovamente rinviato a giudizio per revisione. Howard è stato quindi rilasciato dal braccio della morte del Mississippi già a dicembremente è stato prosciolto venerdì venerdì scorso.
“Voglio dire molte grazie alle molte persone che hanno contribuito a rendere il mio sogno di libertà una realtà”, ha detto Howard in un comunicato. “Ringrazio di tutto cuore, perché senza il duro lavoro di molti sarei ancora rinchiuso in quel terribile posto chiamato Dipartimento di Correzione del Mississippi, nel braccio della morte, in attesa di essere giustiziato.”