Reddito di cittadinanza: Serracchiani, Governo colpisce i poveri veri e condona truffatori
“Nella furia di colpire i poveri, hanno finito per premiare i truffatori”. Così a Repubblica la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani commentando la ‘sparizione’ delle sanzioni per chi viola le regole per ottenere il Reddito di cittadinanza. “Nella fretta di abolire una misura che aveva aiutato milioni di persone in difficoltà – spiega – il governo ha fatto il condono che, fra i tanti varati in manovra, forse era l’unico al quale non pensava”. “Eliminando l’intera disciplina e dunque anche le norme incriminatrici – precisa Serracchiani – si è ottenuto un risultato assurdo. Fatti salvi i reati più gravi come l’associazione a delinquere, vengono abolite le pene per tutti coloro che, per ottenere il reddito di cittadinanza, hanno fatto dichiarazioni mendaci, hanno utilizzato documenti falsi o hanno omesso informazioni dovute. E vengono meno anche le sanzioni per chi omette di comunicare le variazioni di reddito e di patrimonio”. Come si spiega? “Non lo so – risponde la capogruppo dem – bisognerebbe chiedere al ministro Nordio. Siamo di fronte a una abolitio criminis, a una situazione che produce effetti per il passato e per tutto il 2023. Chi è stato condannato potrà chiedere la revoca della sentenza, anche definitiva, e lo stesso potrà fare chi verrà condannato nel 2023. Nella furia di eliminare le norme che prevedono il reddito ha abolito proprio tutto, pure le sanzioni. Con l’effetto ultimo di premiare davvero i truffatori. In altre parole – afferma Serracchiani – hai premiato chi volevi punire. Un altro grande risultato del governo ‘legge e ordine'”.