Regione Fvg: I vertici delle partecipate vengono votati senza attendere la presenza del gruppo misto e PD: forzature della maggioranza per ottenere l’unanimità
“La tracotanza di chi è al Governo della Regione FVG lambisce, in ogni occasione, percorsi al limite dell’anti democrazia. Considerare la Minoranza un orpello inutile e, nella migliore delle ipotesi, fastidioso è ormai diventato un leitmotiv che richiama antichi retaggi che si credevano ormai sepolti nel tempo e nella storia.” Così in una nota congiunta i Consiglieri Regionali Serena Pellegrino (AVS) e Francesco Martines (PD) a margine della convocazione della Giunta per le Nomine svoltasi a Trieste nella mattinata odierna. “La Giunta ha preso avvio e si è conclusa in pochi minuti dopo una immediata verifica del numero legale, senza alcuna discussione e con voto unanime, ma soprattutto senza attendere che due degli esponenti della minoranza, del Gruppo Misto e del Partito Democratico che avevano comunicato un breve ritardo, vi prendessero parte. Gli atteggiamenti offensivi e violenti si stanno sommando quasi quotidianamente, non ultimi i recentissimi interventi di due esponenti di Fratelli d’Italia. In primis quello dell’Assessore Scoccimarro che ieri, all’assemblea di AUSIR, è intervenuto non solo come assessore ma, senza averne titolo, come esponente politico, intimando ai sindaci che, se non ci fosse stata l’unanimità, si sarebbe rinviata l’elezione del Presidente. Una forzatura che mai si è vista in un consesso di rappresentanti comunali.” E proseguono “anche l’intervento del consigliere Igor Treleani non è da meno quando, sempre ieri durante la seduta della IV Commissione, ha ammonito le Opposizioni dichiarando con verve che la pazienza ad ascoltare le continue lamentele dei consiglieri di Minoranza che denunciano la riduzione dei tempi per esercitare la democrazia, aveva raggiunto il colmo, sono solo la punta di una valanga che sta assumendo forme sempre più impattanti sulle istituzioni e di conseguenza sulla società intera. Arrivare in Giunta per le nomine – incalzano gli esponenti di Opposizione – dopo aver avvisato di un possibile ritardo e scoprire che, in barba a ogni correttezza istituzionale, le nomine di importanti Società partecipate proposte dalla maggioranza erano già state votate e deliberate senza colpo ferire, creano delle lacerazioni e aumentano la polarizzazione, cosa che nuoce gravemente a qualsiasi processo democratico e lasciano qualcosa di più dell’amaro in bocca. La deriva oltranzista, portata avanti dalla maggioranza, che si percepisce e che si respira fuori e dentro il Palazzo del Governo non può che preoccupare. Gli atti intimidatori e l’arroganza espressa – concludono i Consiglieri di Opposizione – non devono intimidirci, ma ci preoccupano non poco per la tenuta delle nostre Istituzioni!”