Riforme: Serracchiani, Fedriga batta un colpo e difenda autonomia
“Che la Regione batta un colpo. Questa riforma costituzionale e la legge elettorale sono state votate dalla Lega e dal M5S e la più pesante riduzione del numero dei parlamentari nasce da un emendamento del senatore Calderoli. A questo punto, che sia Fedriga a farsi sentire, che agisca in tutte le sedi politiche e giudiziarie per proteggere la nostra autonomia: nei tempi in cui l’autonomia degli altri va tanto di moda, difenda l’autonomia che abbiamo noi. Altre Regioni a statuto speciale l’hanno fatto, tant’è che il Trentino subisce un taglio nettamente inferiore al nostro”. Lo ha detto oggi a Trieste la deputata de Pd Debora Serracchiani, nel corso di una conferenza stampa con la senatrice Tatjana Rojc dedicata agli effetti della riforma costituzionale e della nuova legge elettorale sulla rappresentanza parlamentare del Friuli Venezia Giulia, che vede il taglio di cinque deputati e tre senatori.
“Siamo di fronte a un problema serissimo di rappresentanza dei cittadini della nostra regione”, ha detto Rojc – in particolare per quanto riguarda la minoranza slovena vengono lesi diritti garantiti dalla Costituzione e da trattati internazionali: il trattato di Londra, il Trattato di Osimo, la Carta europea dei diritti delle minoranze linguistiche sottoscritta dall’Italia. Non viene rispettato l’articolo 26 della legge 38/2001 in base al quale ‘Le leggi elettorali per l’elezione del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati dettano norme per favorire l’accesso alla rappresentanza di candidati appartenenti alla minoranza slovena’. Il presidente Fedriga ha garantito il suo appoggio alla tutela dei diritti di rappresentanza della comunità slovena di fronte al presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor, al ministro degli Esteri sloveni, ai rappresentanti apicali della comunità slovena in Italia. Ora sia coerente con gli impegni presi”.
Serracchiani ha ricordato che “è stato approvato un ordine del giorno a firma mia e di Ettore Rosato, con il parere favorevole del ministro Fraccaro, che impegna il Governo a riscrivere i collegi tenendo conto della necessità di facilitare l’accesso della minoranza slovena alla Camera, e solo alla Camera dato che il collegio del Senato è unico per tutta la regione. E’ un riconoscimento di principio che fa seguito a una battaglia durissima, ma che vogliamo vedere tradotto in atti concreti”.
A margine la senatrice Rojc ha precisato che “agli smemorati va ricordato che finora l’accesso al Parlamento per la minoranza slovena è stato assicurato dai partiti della sinistra e del centrosinistra”.