Riprende il 4 dicembre a Roma il processo in contumacia contro i presunti assassini di Giulio Regeni

La data è stata fissata dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Roma dopo lo sblocco disposto dalla Corte Costituzionale  sul tema della irreperibilità degli imputati. Riprenderà  quindi lunedì 4 dicembre  con l’udienza preliminare il processo per l’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore di Fiumicello trovato senza vita al Cairo il 3 febbraio del 2016.  La richiesta di rinvio a giudizio riguarda quattro ufficiali dei servizi segreti egiziani: il generale Tariq Sabir, i colonnelli Athar Kamel e Usham Helmi e il maggiore Magdi Sharif, che devono rispondere anche di sequestro di persona pluriaggravato e concorso in lesioni personali gravissime. Gli ufficiali non saranno ovviamente presenti risultano irreperibili anche perchè  la magistratura egiziana non ha fornito i loro indirizzi e non ha consentito ai magistrati italiani di essere presenti agli interrogatori al Cairo. Un’irreperibilità che aveva a lungo bloccato il processo, perché secondo la legge italiana è necessario che gli accusati ricevano formalmente gli atti processuali prima di poter andare a giudizio. A rimuovere l’ostacolo come detto la sentenza arrivata a fine settembre dalla Corte Costituzionale, che ha stabilito la possibilità di procedere anche in caso di irreperibilità degli imputati.

Processo Regeni, depositate le motivazioni della Consulta sul procedimento. Si apre la possibilità di un giudizio in contumacia