Rosario Livatino, il giudice martire

La figura e l’opera del giudice Rosario Livatino , ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato nel 2021, sarà ricordata all’Università di Udine martedì 25 marzo , alle 18 , nell’aula Pasolini del Palazzo di Toppo Wassermann (via Gemona 92, Udine). L’incontro, intitolato “Rosario Livatino. Vita e martirio di un giudice” , introdurrà la mostra “Sub tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino” allestita nel Velario del Palazzo.
Interverranno, fra gli altri: la curatrice della mostra, Roberta Masotto ; il presidente del Tribunale di Udine, Paolo Corder ; l’avvocato Davide Bertolazzi , del Foro di Milano; il coordinatore dell’incontro, Elvio Ancona , docente di filosofia del diritto del Dipartimento di Scienze giuridiche. che ha organizzato l’incontro.
L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Ateneo friulano, prevede anche interventi dei rappresentanti degli enti promotori della mostra: il Centro culturale “Il Villaggio” e l’Associazione culturale universitaria “Antonio Rosmini”. Nonché dei patrocinatori, l’Osservatorio regionale antimafia, l’Ordine degli avvocati di Udine e l’Unione giuristi cattolici italiani di Udine e Gorizia.
«L’iniziativa si propone di far conoscere, anche attraverso la mostra – spiega il professore Ancona –, la splendida figura di Rosario Livatino, magistrato che ha operato per tutta la sua breve, ma intensa carriera nell’agrigentino, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 e beatificato il 9 maggio 2021 per le virtù cristiane con cui ha profuso il proprio impegno lavorativo al servizio della giustizia fino al sacrificio della vita».
La mostra sarà visitabile fino al 30 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.