Sabato a Monfalcone grande musica con Max De Aloe e Roberto Olzer

Il 22 aprile tutti presso il Carso in Corso di Monfalcone (21.00): in programma il fantastico duo Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica) e Roberto Olzer (pianoforte). Il concerto nasce dalla proficua collaborazione fra la locale Associazione Nuovo Corso e la rassegna nazionale Estensioni Jazz Club Diffuso della friulana Slou Società Cooperativa, sorta con l’appoggio anche del Ministero della Cultura.

Max De Aloe, tra i più considerati armonicisti jazz in Europa dalla stampa specializzata vanta una cinquantina di cd di cui sedici come leader ma anche spettacoli in solo, realizzazioni di colonne sonore per spettacoli teatrali e documentari oltre a collaborazioni con poeti, scrittori e registi. Ha collaborato, tra i tanti, con musicisti del calibro di Adam Nussbaum, Bill Carrothers, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi, Paul Wertico, John Helliwell dei Supertramp, Kurt Rosenwinkel, Eliot Zigmund, Mike Melillo, Don Friedman e molti altri suonando in vari paesi europei ed extra-europei. Da quindici anni sia in quartetto, sia in duo, si esibisce spesso al fianco del pianista Roberto Olzer , musicista sospeso tra la classica e il jazz capace di miscelare la grande tradizione con la musica più contemporanea. Il sodalizio con Roberto Olzer ha dato vita a diversi album ma soprattutto a molti concerti sempre con una matrice molto progettuale ma che riesce ad abbracciare diversi generi musicali: dal jazz fino alla musica brasiliana, al tango, fino all’opera lirica.

Max De Aloe Roberto Olzer foto Stefano Galvani

Proprio in piena pandemia registrano lo straordinario disco “Una Notte di coprifuoco”. “Di certo la pandemia non ha solo causato dolorose perdite umane. Ha anche provocato non pochi disagi psichici–opinioni scalcagnate negazioniste, concetti fittizi di chi ha creduto di perdere la libertà personale indossando una mascherina, ostracismo pregiudiziale nei confronti dei vaccini e così via… Per fortuna in molti hanno invece evitato di subappaltare idee tossiche e si sono dedicati a una delle poche cose possibili che si potevano ragionevolmente fare e cioè riflettere, pensare, creare. Tra queste persone possiamo citare il contributo di Max De Aloe e di Roberto Olzer che hanno pensato ad un disco realizzato in coppia, armonica a bocca, fisarmonica e pianoforte e nient’altro. Nel chiuso dell’abitazione di Olzer, quindi senza un vero e proprio studio di registrazione ma con apparecchiature casalinghe, si è riusciti a dare corpo e vita a questo Una notte di coprifuoco. Qualcosa d’altro però c’è stato. Il contributo di svariate persone, di età, sesso e professione che hanno realizzato dei pensieri, dei disegni, delle poesie, tutto quello che poteva servire a stemperare l’ansia e la necessaria solitudine del coprifuoco, mentre l’Angelo Sterminatore scorazzava libero per le strade. Cinquecento di questi interventi che sono stati inseriti ciascuno in una copia di altrettanti cd, costituendo un evento unico in sé, un messaggio di attesa speranzosa a permanente ricordo di un momento buio per tutti. Com’era ovvio aspettarsi l’atmosfera di questo album ha quel velo di tristezza che proviene dalla solitudine e dalla frustrazione di non riuscire ad interpretare l’Incomprensibile. C’è tutta una serie di domande a cui non si è potuto dare risposta, se non in qualche asciutta sequenza di numeri e di percentuali.” (Riccardo Talamazzi)