Saltato il tavolo tra il Comune di Udine e i sindacati sugli asili nido. Inaccettabile per i rappresentanti dei lavoratori l’appalto a privati di una delle strutture
E’ fallito dopo un paio d’ore l’incontro del tavolo di conciliazione convocato in prefettura a Udine per cercare di sanare la vertenza tra amministrazione comunale e sindacati. FP CGIL, CISL FP, UIL- FPL e Cisal enti locali. Il Prefetto, preso atto dello stato di agitazione proclamato dopo la decisione del Comune di appaltare a ditta privata la gestione del nido Fantasia dei Bimbi di via Diaz, come già accade per i nidi comunali Cocolar e Dire, Fare, Giocare, ha dovuto ammettere il fallimento del tavolo di confronto. Secondo i piani del Comune di Udine solamente il Sacheburache di via Baldasseria Media resterà a gestione comunale diretta. I sindacati in maniera unitaria chiedono assunzione stabile e non precaria, tramite concorso, delle figure educative, scelta giudicata troppo onerosa da parte del Comune che invece trova i risorse per le avventuristiche operazioni di cosiddetta “sicurezza partecipata”. Secondo i rappresentanti di lavoratori ad essere sostanzialmente in discussione sono soprattutto le sorti di 11 lavoratori a termine (8 educatori e 3 operatori d’appoggio) con contratto in scadenza il 31 luglio. forse numeri piccoli ma grande questione di approccio ai servizi. Secondo la giunta udinese, la riorganizzazione del servizio asilo nido — che ha portato alla decisione di esternalizzarne uno dei due ancora a gestione diretta — garantirà alla città 67 posti in più, l’abbattimento delle liste d’attesa e l’estensione dell’orario di servizio. Da segnalare una nota a firma dell’Assessore all’Istruzione e Cultura Federico Pirone: “Nello spiegare le ragioni che hanno portato alla scelta della gestione indiretta l’amministrazione comunale ha proposto ai sindacati di avviare un percorso condiviso rispetto ai dipendenti a tempo determinato, che pure hanno il contratto in scadenza e devono affrontare un concorso. La nostra proposta però è stata rifiutata seccamente dalle sigle, che invece proponevano di ritornare al punto di partenza, dopo gli incontri avuti con loro negli ultimi mesi. L’amministrazione ha preso la scelta relativa alla gestione indiretta del nido Fantasia dei Bimbi solo dopo molte interlocuzioni, in maniera attenta e ponderata, con il massimo rispetto per le istanze dei sindacati e dei lavoratori, ma partendo dalla volontà di offrire ai cittadini un servizio più ampio. La decisione presa è l’unica che possa rispondere a una visione complessiva e a lungo termine per essere accanto alle famiglie: vogliamo aumentare del 30% dei posti nido pubblici, garantendo orari più ampi. Un percorso che è già cominciato con l’aumento dal 2024 dei posti convenzionati, passati da 332 a 400. Non è un risultato che vogliamo ottenere a scapito dei lavoratori e delle famiglie: il personale assunto prenderà servizio in un’altra struttura comunale e vogliamo accompagnare il più possibile il passaggio sia per i lavoratori a tempo determinato sia per le famiglie, con le quali abbiamo già iniziato a condividere un percorso di affiancamento in questo momento delicato. Preciso che si tratta di circa una ventina di bambini che con le loro famiglie avranno il massimo sostegno da parte dell’amministrazione e che siamo sicuri supereranno positivamente il passaggio di gestione”. Le posizioni delle parti appaiono quindi inconciliabili, quello che è bene evidenziare è la contraddizione del Comune di Udine, che dovrebbe essere un baluardo per sua natura “ideologica” alle esternalizzazioni di ogni tipo e natura, almeno così avevano percepito gli elettori che a sinistra hanno appoggiato questa maggioranza. Bisogna anche evidenziare il maldestro tentativo, evidenziato da FriuliSera in precedente servizio, di tirare il sasso e nascondere la mano attraverso una contraddittitoria iniziale comunicazione.
(vedi articolo in calce del 12 marzo)