Salute: Conficoni (Pd), per trattenere personale Fedriga copi Zaia. Sono 2100 le dimissione volontarie in 4 anni
«La necessità di un cambio di linea per arginare la fuga del personale sanitario, testimoniata da 2.100 dimissioni volontarie in 4 anni, si è schiantata sul muro posto dal centrodestra anche in occasione dell’ultimo assestamento quando il pacchetto di misure per trattenere gli operatori è stato ancora una volta bocciato. Se Fedriga non riesce a superare i pregiudizi e accogliere le proposte che arrivano dall’opposizione, copi almeno il suo collega Zaia che in Veneto sta facendo quello che da tempo chiediamo per rilanciare la sanità pubblica in Fvg». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando il piano strategico della Regione Veneto per trattenere il personale sanitario.
Il recente buco di 278 milioni, ricorda Conficoni, «è solo l’ultimo dato negativo che attesta il deficit di programmazione della sanità regionale in difficoltà. La persistente lunghezza delle liste di attesa dimostra che la privatizzazione voluta dalla Giunta regionale non sta dando i risultati sperati. A maggior ragione, vigileremo affinché il disavanzo record non venga coperto con ulteriori tagli e risparmi sul personale che rappresenta il primo fattore di crisi e nel primo semestre in Asfo, Asugi e Asufc è diminuito di 29 unità invece di aumentare come previsto dai piani aziendali. In particolare, il sistema sconta in negativo la carenza di infermieri, senza dimenticare i medici di famiglia che svolgono un ruolo fondamentale sul territorio dov’è necessario promuovere la prevenzione». Da tempo, conclude Conficoni, «sosteniamo la necessità di rilanciare il servizio pubblico investendo nelle risorse umane, anche per evitare che case ed ospedali di comunità finanziati dal Pnrr restino delle scatole vuote. Peccato che la maggioranza abbia bocciato gli incentivi volti a premiare come meritano gli operatori sanitari, trattenere i professionisti in fuga e rendere più appetibili i corsi di formazione tutt’altro che esauriti. Un atteggiamento irresponsabile che non aiuta a risollevare una situazione finora non affrontata adeguatamente».