Salute: Secondo l’assessore Riccardi nessuna futura emergenza nelle zone carenti, al via graduatorie per medici e pediatri
“Sono circa 800 i medici iscritti nelle graduatorie regionali che potranno aspirare a coprire uno dei 117 ambiti carenti che a breve saranno resi noti tramite pubblicazione sul BUR, il Bollettino ufficiale della Regione. Mentre sono 95 gli specialisti in pediatria iscritti nella graduatoria che avrà valenza dal 1° gennaio 2020. Ci troviamo davanti a una realtà ricca rispetto ad altre zone d’Italia che conferma la generale appetibilità del nostro territorio e l’attenzione con la quale viene letta la riforma in atto”. Lo ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla salute, Riccardo Riccardi, annunciando la prossima pubblicazione sul BUR delle zone carenti per i medici di medicina generale e la Graduatoria regionale provvisoria per i medici pediatri. Gli ambiti carenti diventano tali quando un titolare – medico di medicina generale, medico di continuità assistenziale o pediatra – cessa la propria attività per aver raggiunto l’età del pensionamento o per trasferimento in altra zona. Procedure di inserimento in graduatoria regionale e assegnazione degli incarichi sono governati dall’Accordo Collettivo Nazionale al quale non è possibile deroga: la Regione non ha titolo in merito, ma resta sensibilmente attenta a questi servizi che, anche alla luce della riforma in atto, sono fondamentali per il corretto funzionamento della filiera dell’assistenza.
Gli ambiti carenti sono banditi dopo l’espletazione delle procedure di assegnazione in base alle domande di trasferimento e saranno attribuiti dalle Aziende Sanitarie ai medici presenti nella graduatoria regionale per l’anno in corso, in base alle domande che saranno presentate.
“Da rilevare – ha precisato Riccardi – che per la prima volta, nel rispetto della norma nazionale, possono accedere all’assegnazione delle zone carenti, in subordine agli altri aventi diritto, anche i medici che hanno appena conseguito il diploma di formazione in medicina generale (non ancora inseriti in graduatoria) e, dopo di questi, anche i medici ancora in formazione ma che stanno per acquisire il diploma”. Da precisare che la graduatoria del Friuli Venezia Giulia ha un numero più che sufficiente a coprire tutte le zone carenti individuate “ma questo vuole essere un segnale di apertura ai giovani professionisti da parte del nostro Sistema Sanitario Regionale nel momento in cui l’attenzione sul cambio generazionale serve a tutelare il cittadino per le esigenze future”.
La Regione si sta muovendo anche per risolvere la copertura di quelle che sono definite le “zone disagiatissime”: è prevista, infatti, a breve una contrattazione con le organizzazioni sindacali per aumentare i benefit che potranno attenuare i disagi di chi deciderà di operare in questi ambiti.
Per quanto riguarda i pediatri di libera scelta la fase è quella della compilazione della graduatoria che, nel 2020, andrà a coprire eventuali zone carenti risultanti dalla cessazione di professionisti oggi in attività.
“Anche in questo settore va ancora sottolineato – ha concluso il vicepresidente Riccardi – che sono stati 95 gli specialisti in pediatria che hanno presentato domanda per essere inclusi in graduatoria: significa che il Friuli Venezia Giulia offre riconoscibili opportunità di crescita professionale nel campo dell’assistenza primaria che stanno ricominciando ad attrarre chi fa della medicina la propria professione”