Sanità a Gemona: tante le promesse del passato e oggi ai danni Riccardi aggiunge una odiosa beffa

Non ci gira intorno il Consigliere Regionali FVG – Gruppo Misto Walter Zalukar, che riprendendo il tema già espresso ieri dai comitati in difesa dell’ospedale di Gemona (vedi articolo in calce), denuncia quella che definisce la beffa sulla sanità a Gemona. Il taglio del nastro di quello che l’assessore alla sanità ha definito “un primo importante risultato” lascia abbastanza stupefatti,  anche se lo stesso Riccardi spiega che “c’è ancora molto lavoro da fare ma ormai la strada è tracciata e proseguiremo lungo il percorso che, al di là delle nostalgie e delle strumentalizzazioni polemiche, rappresenta il futuro della sanità regionale”. Ma evidentemente la politica dei “tagli di nastro”  conta di più della completezza dei progetti. Si legge nella nota di Zalukar:  “l’assessore alla Salute Riccardi inaugura con grande enfasi il “percorso d’allenamento del Centro per la prescrizione e somministrazione dell’esercizio fisico nel malato cronico del presidio sanitario di Gemona del Friuli.” “In pratica, spiega il consigliere,  si tratta di una strada campestre lunga poco più di 1 km con un po’ di attrezzi ginnici sistemati in due piazzole, mentre il controllo dei pazienti che seguono questa attività riabilitativa avviene tramite cardiofrequenzimetri che inviano i dati ai professionisti del presidio di Gemona. Una realizzazione che rappresenta – secondo l’assessore – un ulteriore passo avanti nello sviluppo del centro votato alla riabilitazione cardiologica e neurologica annunciato dallo stesso assessore almeno una volta all’anno, ogni anno a partire dal 2018. Un centro senz’altro utile, ma è questo che chiedono i cittadini di Gemona e delle valli? O non piuttosto una miglior copertura di cure e di prevenzione, un Pronto soccorso, un reparto di medicina per poter curare i propri anziani vicino a casa, avere un posto letto e non restare ore e ore, se non giorni, in barella a Udine in attesa che si liberi un letto, avere un riferimento per gli esami radiologici e le visite specialistiche per non essere sballottati per l’intera regione, e comunque dopo attese infinite, e poi la sicurezza di avere un’ambulanza quando serve. E dov’è l’automedica solennemente annunciata in municipio a Gemona il 27 settembre 2019 dall’assessore Riccardi, per l’occasione supportato dall’assessore Zilli? Era uno dei punti qualificanti del Progetto Gemona ed ora al suo posto si propone un tracciato di corsa campestre, seppur dotato di controlli sanitari? Eppure ricordo il 1 dicembre 2017, a Venzone, una sala stracolma dell’hotel Carnia, quando tanti politici (quella volta di opposizione) si impegnarono a “ricostruire la sanità in Alto Friuli”, ovviamente se fossero stati votati. Sono stati votati e hanno vinto, ma i danni rimangono e si aggiunge la beffa, una beffa odiosa perché dileggia i cittadini che avevano creduto nella svolta promessa”.

 

 

 

Nota piccata dei comitati in difesa dell’ospedale di Gemona. Con Fedriga-Riccardi ci aspettavamo un cambio di passo nella sanità. Questo non è avvenuto, anzi”