Sanità: Conficoni (Pd), assunzioni in ritardo penalizzano Pordenonese: “Cittadella Salute del capoluogo utilizzata per tagliare servizi in altri distretti”

“I medici oculisti che avrebbero dovuto essere assunti dall’ASFO entro la fine del mese di luglio si vedranno solo a metà settembre, speriamo. E’ l’ennesimo obiettivo mancato dal direttore generale Polimeni, il cui trionfalismo è del tutto fuori luogo, e dall’assessore Riccardi, che aveva annunciato la tempistica rispondendo a una mia interrogazione in Consiglio regionale, penalizza i cittadini del Friuli Occidentale”. Lo denuncia il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) dopo che il direttore generale dell’AsFo Joseph Polimeni ha annunciato la prossima assunzione di tre medici di anestesia e rianimazione e tre oculisti.

“Il centrodestra dovrebbe svolgere più celermente i concorsi – continua il consigliere dem – oltre a vantare lo stanziamento di ingenti fondi per investimenti dovuti, come l’attrezzaggio del nuovo Santa Maria degli Angeli sbloccato dal centrosinistra. Anche quello per assumere nuovi operatori socio sanitari, invece, viaggia al rallentatore. Un preoccupante divario tra le parole e i fatti è attestato anche dal depauperamento della sanità territoriale, che in diverse occasioni l’assessore Riccardi ha dichiarato di voler potenziare”.

“La guardia medica funziona a singhiozzo da diversi mesi – spiega Conficoni – e gli ambulatori di medicina sportiva di Maniago, Sacile e San Vito al Tagliamento verranno accentrati nella nuova cittadella della salute di via Montereale: una struttura nata per favorire l’integrazione socio sanitaria nell’ambito del capoluogo viene invece utilizzata impropriamente per tagliare i servizi negli altri distretti. A testimoniare la scarsa attenzione verso la sanità territoriale della maggioranza che governa la Regione, anche la bocciatura degli emendamenti all’assestamento di bilancio proposti dal PD per assumere gli infermieri di comunità, attivi nel campo della assistenza e della prevenzione, e realizzare le case della salute”.

Per Conficoni “la persistente sofferenza di alcuni reparti nell’ospedale del capoluogo e la conseguente lunghezza delle liste di attesa per visite ed esami, dimostra che la sanità pordenonese sconta molte difficoltà legate alla cronica carenza di personale, diminuito di 131 unità tra la fine del 2018 e quella del 2020 in seguito al taglio lineare alla spesa deciso dalla giunta Fedriga, senza dimenticare – conclude – l’utile di 9 milioni di euro maturato da ASFO lo scorso anno”.