Sanità Fvg: E se parlassimo di numeri?

Sui quotidiani regionali si leggono quasi ogni giorno dichiarazioni dell’assessore Riccardi che parla di numeri fuori controllo della nostra sanità e rilanciati con grande enfasi da parte della stampa locale. I temi ripetuti sono soprattutto tre: “spendiamo troppo per il personale”, “8 su 10 che vanno in pronto soccorso non ci dovrebbero andare”, “abbiamo troppi ospedali”. È veramente così? Credo che sia utile portare qualche elemento a questa discussione.
Primo la spesa per il personale. È vero che spediamo di più di molte altre regioni (siamo la quarta in Italia) ma, se mettiamo in relazione la spesa per il privato convenzionato scopriamo che più privato c’è e meno si spende per il personale. Ovvero semplicemente il personale in meno nelle altre regioni è a carico del privato, sempre pagato dal pubblico ma in altra forma. Nella nostra regione le scelte bipartisan sono sempre state dare preminenza ai servizi pubblici. Abbiamo ad esempio pochi ospedali convenzionati e nessuno con il pronto soccorso che comporta molti servizi e personale sulle 24 ore. Non abbiamo tutte le cliniche psichiatriche di altre regioni perché abbiamo i servizi di salute mentale sulle 24 ore, l’assistenza domiciliare, con l’eccezione di Udine, è tutta pubblica. Le differenze si spiegano quindi così, non paventando sprechi o inefficienze.
Secondo: 8 su 10 non dovrebbero andare in pronto soccorso. Semplicemente falso. Lo studio pubblicato da AGENAS gli accessi evitabili sono il 21,77% molto distanti dall’80% citato. Dato inferiore o pari e quello di molte altre Regioni. Ma soprattutto con quasi 200mila cittadini senza medico di medicina generale in regione ci si sorprende che le persone vadano un po’ di più in pronto soccorso?
Terzo. Abbiamo troppi ospedali. Facciamo un po’ di conti. In Italia c’è un ospedale ogni 55mila abitanti, in Friuli Venezia Giulia uno ogni 80mila. Solo il Veneto con uno ogni 115mila ne ha meno di noi, tutte le altre regioni ne hanno di più. Quindi se abbiamo troppi ospedali altre 18 regioni italiani ne hanno più di noi.
Conclusione. Il servizio sanitario regionale sta attraversando un momento di crisi importante. Credo che le soluzioni debbano essere trovate affrontandone tutta la complessità non semplificando e citando solo alcuni numeri e non altri e non sempre con la dovuta precisione.

Giorgio Simon Medico