Sanità: Mentil (Pd), tutta la montagna è senza automedica
«L’ennesima tegola sulla montagna friulana arriva sulla sanità, come se la situazione non fosse già abbastanza pesante: la montagna è al momento senza il servizio di automedica e nonostante l’azzoppamento dell’ennesimo servizio, chi governa, non fa nulla per rimediare». A denunciarlo è il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd) che durante l’approvazione della legge di Stabilità 2024 aveva presentato un emendamento (bocciato dalla maggioranza di centrodestra) che attraverso lo stanziamento di 4,8 milioni sul triennio 2024-2026 prevedeva due automediche e tutto il necessario per il loro funzionamento, per il territorio dell’Alto Friuli.
«Il piano emergenza urgenza prevede in Fvg 6 automediche nonostante i parametri stabiliti dal decreto ministeriale (numero 70 del 2015) fissino un mezzo di soccorso avanzato ogni 60mila abitanti, quindi siamo ben al di sotto di questa previsione con un mezzo ogni 200mila abitanti e con la montagna completamente sguarnita. Questo appesantisce la già difficile situazione in cui versa la sanità in montagna per la carenza anche di guardie mediche e la forte mancanza di medici di base in particolare in Carnia, segnalata anche dall’ordine dei medici. Ora viene in parte a mancare anche la soluzione tampone dei medici di vallata, a causa della scadenza dei contratti di alcuni medici. Da una manovra che per la sanità ha stanziato l’enorme cifra di 3,2 miliardi – conclude Mentil – il centrodestra è riuscita nella non facile impresa di non dare risposte a queste criticità, con il risultato che la montagna resta abbandonata, al contrario di quanto viene entusiasticamente raccontato da chi sta al governo».