Sanità: Pascolat-Santoro (Pd), in Fvg inizia la fine del pubblico.\ Ussai M5s “Centrodestra continua a smantellare sanità pubblica a favore del privato”

“Non sorprende che la Giunta regionale, in una fase di emergenza conclamata, quella delle liste d’attesa post pandemia, costruisca una task force col privato per smaltire l’arretrato. Ciò che sconvolge è l’insieme di giustificazioni che vengono date, dalla bassa spesa pro capite nel settore privato dei nostri cittadini, alla necessità di ‘fermare le migrazione verso il Veneto’. Si vuol dare l’impressione che il provvedimento non sia eccezionale, ma che appresenti la nuova normalità: non si pensa a rafforzare il pubblico, a riaprire i punti di primo intervento, a realizzare i tanto declamati ‘super ospedali’. Ciò che fa la Giunta Fedriga è esternalizzare, appaltare all’esterno, così semplicemente senza alcuna riflessione ne progettualità. È l’inizio della fine della sanità pubblica regionale”. Lo affermano il segretario del Pd provinciale di Udine Roberto Pascolat e la consigliera regionale dem Mariagrazia Santoro, in relazione alle nuove risorse stanziate dalla Giunta regionale alla sanità privata.

Anche i pentastellati bocciano il progetto di Riccardi-Fedriga: “Cosa rimarrà della sanità pubblica in Friuli Venezia Giulia?”. Lo chiede il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, dopo l’approvazione del Piano operativo per il recupero delle liste d’attesa e l’Accordo triennale con le associazioni dei privati accreditati. “Un anno fa chiedevamo alla Giunta, attraverso un’interrogazione, se ci fosse l’intenzione di eliminare le discriminazioni della sanità pubblica rispetto alle strutture private, ora abbiamo una risposta piuttosto chiara da parte dell’amministrazione regionale” incalza Ussai. “Interi reparti rischiano la chiusura perché mancano specialisti, sempre più attratti dal privato, e l’assessore Riccardi, invece di incentivare il pubblico, continua a foraggiare la sanità privata – continua il consigliere M5S -. Nel frattempo i professionisti del pubblico in Friuli Venezia Giulia sono i peggio pagati in Italia”. “Durante la fase più acuta dell’emergenza Covid, il privato ha potuto erogare prestazioni che il pubblico non era in grado di offrire – conclude Ussai -. Adesso sarebbe il momento di investire sulla sanità pubblica, ma il disegno di Riccardi e della Giunta di centrodestra per favorire il settore privato e copiare il modello lombardo era chiaro fin da subito, e ora si concretizza”.