Sanità: Spitaleri (Pd), chi può parlare boccia piani aziendali
“Sono tutti disfattisti o agenti prezzolati gli 15 ex primari e direttori sanitari che hanno bocciato gli atti aziendali? Le loro non sono voci isolate, sono le voci dei competenti che possono esprimere liberamente la loro opinione senza sottostare al clima oscuro instaurato da Riccardi. Intanto il rullo compressore va avanti: si chiudono ospedali, si desertificano i territori, la sanità pubblica viene svilita, ma ci saranno le risorse per i privati che verranno a offrire prestazioni che danno un ritorno economico. Importiamo la ricetta lombarda che il Covid ha travolto”. Lo afferma Salvatore Spitaleri. “Prima qualche solitaria voce dall’opposizione – indica l’esponente dem – poi le organizzazioni sindacali dei medici e dei professionisti della sanità, poi le organizzazioni dei malati, poi i territori a partire da Pordenone e via via investendo prima i territori del Friuli (San Daniele, Cividale, Tolmezzo, Palmanova, Spilimbergo, San Vito al Tagliamento, Latisana) fino a Trieste e Udine. Poi migliaia di firme di cittadine e cittadini, poi una mozione di censura che per la prima volta riunisce tutte le forze di opposizione e due componenti della maggioranza. Infine – evidenzia Spitaleri – l’intervento del presidente Fedriga a metterci una pezza sviando l’attenzione: anche nel centrodestra vedono la gravità della situazione ma – conclude – dovranno tenersi Riccardi”.