Secondo Alleanza Verdi e Sinistra, in Parlamento ci riprovano a mistificare il Giorno del Ricordo.

In queste ore, alla Camera dei Deputati, si manifesta l’ ingresso ufficiale nella nostra Repubblica del revisionismo storico che, riguardo le vicende accadute sul territorio del confine orientale del nostro paese durante e dopo la seconda guerra mondiale, pretende di negare e mistificare pezzi di storia assolutamente necessari per comprendere le vicende storiche con onestà intellettuale e ideali di verità e giustizia, virtù di cui sono privi gli esponenti delle destre con vocazione autenticamente neofascista. Riusciranno i parlamentari a rammentare il dovere richiesto a tutti dalla Costituzione antifascista italiana di opporsi al risorgere del fascismo nel nostro Paese?” Lo dichiara Serena Pellegrino, componente della Segreteria nazionale di Sinistra Italiana, commentando la risoluzione di Fratelli d’Italia (7/00037 : CAMERA – ITER ATTO) con cui si vorrebbe impegnare il Governo ad attuare specifiche iniziative nelle scuole per focalizzare, in occasione della Giornata del Ricordo, solo alcuni dei terribili accadimenti che composero, come recita la legge del 2004, la complessa vicenda del confine orientale, e cioè la tragedia delle foibe.
“ Fatti drammatici e atrocità inimmaginabili vanno oggi studiate e insegnate non enucleando solo una delle tante spaventose questioni, con l’intento di rinfocolare ostilità e contrapposizioni su cui certa politica è pervicacemente avvinta, ma a partire dall’invasione nazista e fascista della Jugoslavia nel 1941, aggressione che provocò oltre un milione di morti ed enormi distruzioni con lo scopo di annientare interi popoli, e proseguì lungo la serie di efferati eventi per i successivi 4 anni.”
“Nelle scuole – conclude Pellegrino – vanno raccontate e spiegate tutte le pagine oscure di quel terribile periodo, le azioni ingiustificabili commesse dai nazi fascisti, la macabra geografia di morte dei lager di regime, anche in territorio italiano, incluso il fatto che nessuno dei generali italiani e dei gerarchi fascisti è stato processato per i crimini di guerra commessi in Jugoslavia, e che volutamente sono state rese mute le responsabilità politiche e penali di un segmento della storia nazionale la cui comprensione è imprescindibile per un futuro di pace autentica, nella quotidiana convivenza e senza confini.”