Secondo appuntamento con la Dolomiti Mountain School
Sarà la sala convegni del Museo del Legno e della Segheria Veneziana, ad Aplis di Ovaro, a ospitare venerdì 24, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18, la seconda giornata della “Dolomiti Mountain School” che continua a voler indagare con attenzione i tanti problemi che angustiano le terre alte e che negli ultimi anni si sono ulteriormente aggravati, anche per le mutate condizioni climatiche. Questa volta l’attenzione si appunta su “Vivere in montagna: servizi, trasporti, lavoro” con lo scopo di approfondire i motivi che negli anni hanno portato a un progressivo abbandono dei paesi in quota, con una tendenza negativa che appare ancora lontana dall’essersi esaurita e che, invece, andrebbe affrontata con decisione non soltanto per non ridurre la montagna alla tristezza di un territorio che non riesce a salvare se stesso, ma anche in quanto la desertificazione delle terre alte comporta conseguenze di grane disagio anche a valle: basterebbe pensare a cosa comporta l’abbandono del lavoro sui prati e sui boschi nel regime idrico, soprattutto nelle sue manifestazioni più estreme. Per cominciare ad affrontare il problema con lo scopo di far arrestare e poi, se possibile, di far invertire questa tendenza, saranno presi in esame soprattutto i problemi dati dalla carenza di servizi, tra i quali spiccano soprattutto quelli legati alla salute, ma anche alla scomparsa di negozi ed empori, alla difficoltà di organizzare efficienti trasporti pubblici e alla carenza di lavoro che, se in città appare già grave, in montagna diventa addirittura drammatica. Il programma dei lavori, dopo i saluti di Lino Not, sindaco di Ovaro, di Pierpaolo Zanchetta, del Servizio biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia e di Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, prevede la presentazione del programma da parte di Gianpaolo Carbonetto, giornalista, studioso di culture della montagna e coordinatore della Dolomiti Mountain School e di Mauro Pascolini, delegato dal Rettore per il Cantiere Friuli dell’Università degli Studi di Udine Questi gli interventi della mattina: “Quali servizi per vivere in montagna?”, di Agata Gridel, libera professionista culturale in territorio montano; “La mobilità sostenibile in montagna”, di Maurizio Ionico, studioso di sviluppo locale e mobilità; “Il trasporto a chiamata per la montagna”, di Stefano Olivo, Arriva Udine s.p.a.; “Sanità e pronto soccorso in montagna, il presente e le prospettive”, di Pier Paolo Pillinini, Direttore del Pronto soccorso e Medicina d’urgenza dell’Ospedale Civile di Tolmezzo dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale; “Operare sul territorio nei servizi socio-assistenziali”, di Elisa D’Aronco, Area adulti e anziani del Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito della Carnia, di Chiara Di Lenardo, Servizio riabilitativo domiciliare del Distretto sanitario della Carnia, Emanuela Fabbro, Servizio infermieristico domiciliare del Distretto sanitario della Carnia. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno con “Il mercato del lavoro nella montagna friulana”, di Carlos Corvino, Responsabile dell’Osservatorio Regionale Mercato del lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia; “Fare impresa in montagna”, con testimonianze di Nicoletta Di Piazza, della Di Piazza Vante di Comeglians, e di Marino De Santa, della Legnolandia di Forni di Sopra. Seguirà un dialogo tra il regista Andrea Colbacchini e Mauro Pascolini sul film “Leogra. Eredità di un Paesaggio”, vincitore del premio speciale Dolomiti UNESCO al Trento Film Festival, con proiezione di alcuni brevi frammenti e si proseguirà con “Vivere in montagna si può”, testimonianze di Chiara Quaglia, gestrice Ristorante e camere La Polse di Cougnes di Zuglio, Anna Brusarosco, freelance project and comunication manager di Rocca Corneta nell’Appennino Bolognese, Lucia Montefiori, accompagnatrice di media montagna a Erto e Casso e Ylenia Cristofoli, Curnin bar, negozio e bar multifunzionale a Cornino di Forgaria nel Friuli. La giornata si concluderà con un dibattito tra i partecipanti. Gli appuntamenti successivi della Dolomiti Mountain School sono fissati per giovedì 22 e venerdì 23 settembre, a Forni di Sopra, nella Ciasa dai Fornés, “Quali turismi per la montagna friulana?”, e per venerdì 11 novembre, a Malborghetto-Valbruna, nel Palazzo veneziano, “Sentieri, una rete con troppi buchi”. La partecipazione è gratuita. Ci si può iscrivere anche dal sito della Comunità di montagna della Carnia.