Semi di ScamBIO 2024, domenica incontro di condivisione di pratiche rurali tradizionali

Domenica prossima  17 marzo 2024 dalle  10 alle 16, presso il Parco Festeggiamenti di Ragogna si terrà Semi di ScamBIO 2024  evento aperto a tutte e tutti, anche a chi non ha semi da scambiare ma è curioso e vuole passare una mattinata in compagnia, dedicato alla valorizzazione e trasmissione della conoscenza rurale. La conservazione e lo scambio di semi è una pratica antica della nostra tradizione contadina che vogliamo promuovere e trasmettere a tutte e tutti, anche a chi di semi non ne ha (ancora) e vorrebbe saperne di più. Lo scambio sarà incentrato sul recupero e moltiplicazione di sementi di ortive, cereali, fiori, aromatiche e altre piante erbacee di uso alimentare e terapeutico con l’obiettivo di salvaguardare la biodiversità rurale.

Come funziona lo scambio: se hai semi autoprodotti (non servono grandi quantità), li porti da noi in un vasetto di vetro o in un pezzo di carta e li metti su un tavolo in cui ci saranno anche i semi di altre persone (speriamo molte). I semi si scambiano gratuitamente insieme con le informazioni che, per quanto se ne possa sapere, raccontano la loro origine, il luogo dove sono stati riprodotti, chi li ha conservati e li tramanda, le informazioni per coltivare bene le piante alle quali danno vita. Bustine per i semi, carta e penne li mettiamo a disposizione noi mentre gli amici di Proloco Ragogna gestiranno un fornitissimo chiosco.

I principi che regolano il nostro scambio di semi e che chiediamo ai partecipanti di condividere sono i seguenti:

Autoproduzione – I semi sono stati prodotti da chi li scambia, oppure dalla comunità nella quale chi li scambia vive o lavora, e senza l’uso di prodotti chimici di sintesi.

Reciprocità – Lo scambio si svolge nella reciprocità e senza denaro.

Informazioni – La ricchezza della varietà in agricoltura non è fatta solo di semi, ma anche di esperienze e conoscenze: per questo motivo i semi si scambiano insieme con le notizie che, per quanto se ne possa sapere, raccontano la loro origine, il luogo dove sono stati riprodotti, chi li ha conservati e li tramanda, le informazioni per coltivare bene le piante alle quali danno vita.

Modiche quantità – La quantità scambiata è limitata a quanto basta perché ciascuno, nel proprio luogo, possa riprodurre e moltiplicare da sé i semi ricevuti.

Sanità – Non si scambiano semi evidentemente difettosi, mal conservati, ottenuti da piante che si sanno o si presumono malate o degenerate.

Pubblico dominio – I semi scambiati non sono proprietà privata di nessuno, non sono gravati da brevetti, ne è titolare (in forma non esclusiva) chi li riproduce e li coltiva, il loro scambio non è un atto di commercio ma l’espressione di un diritto originario del quale sono titolari gli stessi coltivatori e le loro comunità.