Sfide per la competitività e la crescita del territorio al centro dell’evento di lancio e avvio del Pr Fesr 2021-2027 del Fvg
Con un valore complessivo di oltre 365,5 milioni di euro, di cui 146,2 mln di quota UE e 219,3 mln di quota nazionale (circa il 60%, tra Stato e Regione), il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2021-2027 del Friuli Venezia Giulia è uno degli strumenti strategici che valorizzano le capacità della Regione di spendere velocemente e bene, raggiungendo anche risultati ambiziosi da traguardare in termini di occupazione, quantità e qualità degli investimenti produttivi, sostegno al mondo della ricerca, obiettivi ambientali, climatici ed energetici, miglioramento della qualità di vita delle persone, in particolare nei contesti territoriali più critici. Ai 365 milioni di euro del Programma si aggiungeranno ulteriori 150 milioni circa di risorse regionali, in particolare concentrate nei primi anni di programmazione, che consentiranno di avviare velocemente gli investimenti previsti per un più efficace cambiamento a favore dello sviluppo del territorio e della competitività delle imprese.
Queste le sfide che il Programma Regionale FESR si appresta ad affrontare e il modo migliore per prepararsi è aprire un confronto aperto e dialettico con rappresentanti del mondo delle imprese, della ricerca, delle politiche territoriali, del sistema finanziario, dell’energia e dell’ambiente di riconosciuta esperienza e legati al contesto regionale. È proprio questo confronto a tutto campo il focus dell’evento di presentazione e lancio del PR FESR 2021-2027 del Fvg, proposto oggi, giovedì 9 febbraio 2023 a Udine nell’Auditorium della Regione, che ha visto anche la partecipazione del Presidente della Regione Massimiliano Fedriga a ufficializzare l’avvio del Piano dopo la sua approvazione da parte della Commissione Europea avvenuta il 2 dicembre scorso, e condividere con tutti gli attori in campo riflessioni sugli scenari che si possono disegnare per il futuro della Regione e su possibili visioni prospettiche che consolidino il percorso avviato anche in considerazione delle risorse messe a disposizione.
“Le risorse sono 365 milioni di euro di Programma, più 150 milioni messi disposizione dalla Regione – ha ribadito Fedriga intervenendo all’evento – per un investimento complessivo di oltre 500 milioni di euro, quindi una sfida importante che vuole dare sia l’occasione al territorio, agli enti locali e alle imprese di cogliere le opportunità di finanziamento per continuare a costruire il percorso virtuoso che abbiamo avviato come Fvg per essere competitivi nel mondo produttivo e per avere un territorio maggiormente attrattivo. Su questo – ha aggiunto – la Regione ha fatto una serie di incontri di concertazioni con tutti gli attori coinvolti, dunque il programma scaturisce da questa massima condivisione”.
“Il Friuli Venezia Giulia – ha proseguito il presidente della Regione – non deve guardare solo a questo Programma, ma deve esserci continuità con il modello di sviluppo complessivo che vogliamo portare avanti e con le linee politiche delle singole amministrazioni”. Fedriga ha poi sottolineato che “non è possibile che il Pnrr sia qualcosa di estraneo agli altri programmi europei, e devo dire che per come è stato costruito due governi fa, è stato deciso in modo molto centralistico senza coinvolgere i territori, quindi adesso diventa ancora più complicata l’integrazione”.
Apertura con i saluti istituzionali dell’Assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli. “Presentiamo il risultato di un proficuo lavoro di squadra tra istituzioni e territorio – ha detto l’Assessore Barbara Zilli –, attraverso la collaborazione virtuosa con tutti i soggetti del partenariato. Il Programma mette a disposizione oltre 500 milioni di risorse per rafforzare la competitività e lo sviluppo del sistema regionale con particolare attenzione agli Enti locali e alle imprese con l’obiettivo di potenziare anche le prospettive internazionali della Regione. Siamo impegnati costantemente a mettere in campo le leve migliori per la crescita del territorio regionale, come ci chiede il sistema produttivo in sintonia con le sfide della Programmazione europea”. A seguire gli interventi dei rappresentanti della Commissione Europea, con Anton Schrag, Vice Capo Unità responsabile per l’Italia e Malta della Direzione Generale della Politica Regionale e Urbana (DG Regio), della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Politiche di Coesione con Roberta Ceccaroni, e dell’Agenzia per la Coesione territoriale con Arnaldo Calenda. A Lino Vasinis, Autorità di Gestione del PR FESR FVG 2021-2027, il compito di illustrare in modo sintetico i contenuti del Programma Regionale. Cinque le priorità per il nuovo periodo di programmazione: Ricerca e innovazione, competitività e digitalizzazione (186,52 mln); Transizione energetica, sostenibilità, biodiversità e resilienza (101,65 mln); Mobilità sostenibile (25,40 mln); Cultura per l’inclusione e l’innovazione sociale (6 mln); Attrattività, coesione e sviluppo territoriale (33,20 mln).
“Un’economia regionale dinamica e sostenibile capace di affrontare le sfide globali che, nel quadro delle sfide proposte e messe in campo dal Green Deal della CE e dall’Agenda 2030 dell’Onu – ha sottolineato Vasinis – individua nella rivoluzione digitale, nella lotta ai cambiamenti climatici, nella transizione energetica e verso un’economia circolare le principali opportunità di rilancio della competitività del sistema regione”. Risulta pertanto necessario, sottolineano gli addetti ai lavori, un sostegno a azioni e interventi, in grado di valorizzare le risorse del territorio in chiave sostenibile e inclusiva, ovvero di porre rimedio a criticità localizzate, anche coinvolgendo attivamente le comunità locali.
“Per le Aree Interne – ha evidenziato ancora Vasinis – il dialogo con i territori e le sollecitazioni delle coalizioni locali hanno confermato la necessità di un intervento potenziato sui temi crescita economica/lavoro, partecipazione e inclusione sociale, servizi essenziali per le persone e le comunità, al fine di invertire il trend demografico e supportare il rilancio sociale e produttivo”.
A seguire, un ampio dibattito nella tavola rotonda “Il mestiere di crescere”, moderato dal giornalista Marco Ballico e animato dai relatori Lydia Alessio – Vernì, Direttore generale Agenzia Lavoro & Sviluppo Impresa, Maurizio Fermeglia, Università degli Studi di Trieste, Matteo Mazzolini, direttore dell’Agenzia per l’Energia del Fvg, Paolo Rosso, esperto di Sviluppo territoriale e Programmazione europea, Sergio Calò, project manager del Cluster Icc, Nicola Bosello, del Cluster Ditedi, Francesco Clarotti, Amministratore unico di Fvg Plus Spa.
Diverse le riflessioni proposte dal Programma Regionale ai relatori, a cominciare dall’idea che la prima sfida sia costituita dal rilancio della competitività del sistema FVG. In questa direzione, anche in continuità con il ciclo di programmazione 2014-20, la ricerca, l’innovazione e la digitalizzazione rappresentano ambiti preminenti, insieme all’internazionalizzazione, al rafforzamento delle competenze per la ripresa delle aziende, alla nascita di nuove realtà imprenditoriali, specie green, ma anche industrie culturali e creative e imprese turistiche. E poi la seconda sfida, rappresentata dal rafforzamento eco-sistemico del territorio e dalla transizione verso un modello di sostenibilità, a partire dal sistema energetico e dei trasporti e dal cambiamento dei paradigmi di gestione delle trasformazioni territoriali, con particolare attenzione alle aree urbane e alle aree interne per ridurne diseguaglianze, fragilità e rischio di marginalità.
Tra i driver, il primo è consolidare il potenziale di sviluppo del sistema produttivo e imprenditoriale affermatosi in questi ultimi anni e sostenere il ruolo di ricerca e innovazione per competere sui mercati globali. Nello specifico, la digitalizzazione va sostenuta in tutti i settori, in particolare nel sistema produttivo e nella pubblica amministrazione, privilegiando il sistema sanitario. Il sostegno all’internazionalizzazione e il potenziamento delle reti di collaborazione tra imprese, ricerca, competenze e territori, può consentire al Friuli Venezia Giulia di inserire le eccellenze produttive regionali nelle reti di innovazione e ricerca europee.