Sicurezza, da Cciaa presto il bando per strumenti di videosorveglianza nelle piccole imprese
Un bando della giunta camerale a favore delle pmi, in particolare di commercio, pubblici esercizi e artigianato, per dotarsi di strumenti di videosorveglianza, la richiesta ai rappresentanti di Parlamento e Governo di un aumento della dotazione organica delle forze dell’ordine sulla città per potenziare il presidio del territorio e la massima disponibilità da parte dei rappresentanti di categoria e dell’ente camerale a fare la propria parte, collaborando con tutte le istituzioni, con l’obiettivo di dissipare il clima di insicurezza che sta aumentando in città a seguito del ripetersi di gravi eventi. Sono gli impegni garantiti oggi all’incontro convocato dal presidente della Camera di Commercio Pordenone-Udine Giovanni Da Pozzo assieme al prefetto Domenico Lione e ai rappresentanti di tutte le associazioni di categoria e dei consumatori. «Oltre ad esprimere la nostra vicinanza alla famiglia dell’imprenditore ucciso, Shimpei Tominaga – ha rimarcato Da Pozzo –, vogliamo ribadire che noi tutti ci siamo e vogliamo operare al meglio, in quanto la sicurezza è un valore per tutti. Ed è un valore in particolare per l’economia, per le nostre imprese, per quelle della nostra città, che solo in sicurezza possono dare il loro contributo alla crescita della comunità e aiutare la città e il territorio a essere vivibili e frequentabili senza paura». Da Pozzo ha anticipato anche che la Camera commissionerà un’indagine su sicurezza e legalità nel capoluogo, «per avere dei dati che ci permettano di fare considerazioni corrette e mettere in campo ulteriori azioni mirate». Il presidente camerale ha anche criticato l’ordinanza di restrizione alla vendita di alcolici, evidenziando come non sia risolutiva «in quanto non ci sia un nesso causa-effetto e vada comunque a impattare su una categoria che è oggi qui insieme alle altre a garantire la massima disponibilità alla collaborazione per contrastare, come possibile, ogni forma di abuso». Sul punto è intervenuto nello specifico Giovanni Pigani, rappresentante pubblici esercizi di Confcommercio Udine, ribadendo come l’ordinanza vada a colpire sempre la stessa categoria senza distinzioni, mentre «noi esercenti siamo i primi a voler lavorare in condizioni di sicurezza – ha rimarcato Pigani – e spesso siamo “sentinelle” sul territorio a disposizione e in supporto alle forze dell’ordine». Su questa linea, d’accordo con il prefetto, si darà avvio a un progetto di collaborazione che, da un lato, si basi sul rafforzamento di figure come i poliziotti e i carabinieri di quartiere – questione di cui si interesserà il prefetto stesso – e, dall’altro, faccia in modo che i commercianti possano avere più diretta capacità di informare e fare segnalazione di situazioni di pericolo alle forze dell’ordine. Il prefetto ha anche invitato Pigani ad avviare un dialogo con il Comune per la miglior gestione dell’Ordinanza, impegno che Pigani ha garantito da subito. «Dialogheremo con il Comune – ha aggiunto Da Pozzo – anche per chiedere un’intensificazione dell’impegno della polizia municipale come presidio di sicurezza nelle zone del centro e in quelle più delicate e anche una miglior illuminazione in alcune zone, una piccola cosa ma comunque importante per la prevenzione, assieme alle altre misure, come le telecamere pubbliche. Sappiamo che le forze dell’ordine, in questo momento, come ci ha spiegato il prefetto, stanno dando il massimo, ma confidiamo che con l’impegno di tutti, ognuno per la sua parte, potremo contribuire a riportare la città a livelli di sicurezza accettabili e a scongiurare nuovi episodi gravi», ha concluso Da Pozzo.