Sindacati pensionati Cgil-Cisl-Uil Fvg: «bonus pensioni basse, la regione valuti l’estensione della platea»

Estendere la platea dei beneficiari del sostegno regionale per i pensionati a basso reddito e valutare la possibilità di un incremento della misura. È quanto hanno chiesto all’assessore al Lavoro e alla famiglia Alessia Rosolen le segreterie regionali dei sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp Uil. La richiesta è stata formulata alla luce dei numeri illustrati dall’assessore nel corso di un recente incontro, nel quale è stato confermato come siano stati meno di 13mila, in sede di prima applicazione della misura, i pensionati del Friuli Venezia Giulia che hanno maturato il diritto al “bonus” regionale, a fronte di una platea potenziale che per le risorse stanziate potrebbe arrivare a oltre 40mila.

I BENEFICIARI ATTUALI Il bonus, come si ricorderà, è stato varato con la legge di Bilancio 2025 e ha una dotazione di 45 milioni per il triennio 2024-26. Con le pensioni di marzo il primo pagamento, i 350 euro relativi al 2024, erogati a 12.699 beneficiari: si tratta di pensionati con reddito mensile fino a 615 euro lordi e che abbiamo presentato, nel 2024, un Isee non superiore ai 15mila euro. Altrettanti i bonus relativi al 2025, in pagamento con le pensioni di questo mese, dal momento che il regolamento attuativo lega all’Isee 2024 anche il diritto al bonus di quest’anno, mentre per riceverlo nel 2026 bisognerà aver presentato un Isee valido entro la fine del 2025.

LE RICHIESTE Tre le proposte avanzate dai sindacati, tese sia a estendere il numero dei fruitori sia ad incrementare l’intensità dell’aiuto. La prima prevede un rafforzamento della comunicazione sull’esistenza del bonus e sull’esigenza di essere in possesso di un Isee: in presenza dei requisiti reddituali (importo pensione) ed economici (fascia Isee), il bonus viene infatti erogato in automatico. Una campagna d’informazione per posta diretta ai potenziali aventi diritto, secondo i segretari regionali Renato Bressan (Spi-Cgil), Luciano Bordin (Fnp-Cisl) e Magda Gruarin (Uilp), porterebbe a un maggiore numero di Isee e quindi a un aumento dei beneficiari. Le altre richieste puntano a un innalzamento dei limiti di reddito, ipotizzando di portare a 1.000 euro lordi mensili la soglia pensionistica e a 20.000 euro il tetto Isee. Terzo intervento da prendere in considerazione l’incremento dell’importo rispetto agli attuali 350 euro annui. «Non si chiede di allargare aree di privilegio – sottolineano Bressan, Bordin e Gruarin – ma di dare gambe a una misura già varata con l’intenzione di sostenere persone e famiglie in condizione di difficoltà, nella stragrande maggioranza dei casi pensionati al minimo, per le quali la pensione rappresenta l’unica fonte di reddito».

LA REGIONE L’assessore Rosolen, da parte sua, si è detta disponibile a verificare l’attuabilità delle misure proposte dalle organizzazioni sindacali. Da qui l’impegno a convocare un nuovo incontro, da tenersi entro luglio, per un aggiornamento sulla loro possibile messa in atto e per verificare il grado di implementazione del sussidio.