Slalom pandemico

Quando la situazione diventa complicata, difficile da gestire sul piano dei tempi e delle scelte da compiere, o si presenta lontana da ogni più rosea aspettativa personale, ai più capita di sentirsi dire che non te l’ha ordinato il medico di fare quel mestiere, o magari quelle scelte. E non ti resta che pagarne le conseguenze. È un po’ quanto sta accadendo al nostro Presidente di Regione. Presidente non Governatore, come pomposamente e anticostituzionalmente amano citarlo i suoi diffusi sostenitori nella e della stampa locale. Ricordiamo tutti le sue “popolari” esternazioni tra il pubblico plaudente contro le misure del governo attuate per tentare di arginare le prime ondate della pandemia. Nei tempi successivi a quelle compiaciute comparsate, si è poi distinto in un interminabile slalom di posizioni politiche e amministrative degne del miglior Tomba. Un colpo al cerchio e uno alla botte, fino a diventare il “ventriloquo” delle Regioni in un continuo e interminabile, sembra, tentativo di trovare soluzione a una pandemia che presenta ogni giorno le sue novità. Consegnate al serioso e mai domo vice Presidente le azioni sanitarie regionali, con le conseguenze a tutti note e che distinguono la nostra Regione per essere nel Paese una delle aree dove si sono fatti meno vaccini e dove la situazione della sanità pubblica presenta tra le più alte deficienze organizzative e conseguente carico di lavoro del personale, ora ci avverte dell’ arancione in vista, anche se lui questi benedetti colori li toglierebbe di mezzo. Con la salute non si scherza né si deve fare polemica politica di parte, ma che ogni giorno presenta le sue croci, questo almeno si potrà dire? Si sa, però, che l’esposizione mediatica è sempre spuria: alle volte aiuta, altre volte può penalizzare. Ne leggeremo ancora delle belle…esternazioni. Zihal