Socialità come antidoto a distanze e paure, successo per la 51a edizione del palio teatrale studentesco

Sono tornati finalmente a calcare, in molti casi per la prima volta, il palcoscenico. Il pubblico, sempre numeroso in ogni serata, è tornato ad applaudirli. Hanno avuto la possibilità di raccontarsi e raccontare di quanto sia stato duro questo periodo, ma anche e soprattutto di quanto la tenacia e lo stare assieme, alla fine, siano la migliore medicina contro distanze e paure. Si avvia alla conclusione questa 51a edizione del Palio Teatrale Studentesco Città di Udine, manifestazione organizzata dal Teatro Club Udine, che, sera dopo sera, è tornata a riscaldare con i suoi 21 gruppi iscritti e i circa 300 studenti e giovani partecipanti, la sua storica casa, il Palamostre dopo due anni di allontanamento forzato. Dopo l’apertura del sipario, il 4 maggio scorso, manca ancora poco per i saluti finali e, soprattutto, per gli arrivederci al prossimo anno. «La resistenza del Palio teatrale studentesco – commenta la presidente del Teatro Club Udine, Alessandra Pergolese – è stata messa a dura prova negli ultimi due anni. Il Popolo del Palio non si è fatto scoraggiare dalle innegabili difficoltà, ma le ha trasformate in occasioni di crescita e creatività. I nostri ragazzi – conclude – si stanno leccando le ferite, ma hanno anche tanto da dirci ed era giusto ascoltarli e dare loro la possibilità di essere ascoltati. Ringrazio chi ha reso tutto questo possibile, dal Teatro Club ai ragazzi, dai coordinatori ai soggetti pubblici e privati, dai docenti a chi ha curato la mostra allestita nel foyer del Palamostre per i 50 anni di Palio, fino a tutti i tecnici». Un’edizione nel segno della tradizione, dunque, e della speranza. Come ricorda il responsabile artistico del Palio, Paolo Mattotti, tuttavia «per una volta il termine tradizione non è sinonimo di imposizione di regole immutabili, ma è simbolo di guarigione e di rinascita di una creatura vivente, come il Palio deve essere considerato, che ha bisogno di tutta la sua libertà creativa per potersi esprimere».  Dopo gli studenti di Bachmann, Percoto, Linussio, Stellini, del gruppo interscolastico autogestito “Forti dubbi”, di Marinelli, Fondazione Bon, Sello, Bearzi, Malignani, Magrini Marchetti, del gruppo interscolastico di Udine “Il Corpo”, del D’Aronco, dell’Iis Il Tagliamento e Zanon, mancano ancora il Copernico (20 maggio), il Marinoni (22 maggio) e il Civiform di Cividale (23 maggio). A questi si aggiungono il gruppo Universicasi dell’ateneo friulano (20 maggio) e i Ccft (22 maggio).  Lunedì prossimo, 23 maggio, la penultima giornata di Palio vedrà la partecipazione dell’applaudito rapper friulano Dj Tubet. Al secolo Mauro Tubetti, Dj Tubet è ormai artista noto in regione, e non solo, per la sua capacità di intrecciare friulano e italiano con altre lingue e culture. Sarà lui a passare il testimone per l’ultima serata, martedì 24 maggio. Un gran finale in cui tutti coloro che si sono persi qualche spettacolo potranno gustarsi l’assaggio dei “5 minuti”. Già, perché per la conclusione della rassegna, prima del ritorno della tradizionale e attesissima “crostatona”, tutti i gruppi partecipanti a questa edizione proporranno una sintesi in 5 minuti dello spettacolo proposto. Un modo per stare ancora una volta tutti e tutte assieme e dare l’arrivederci al pubblico al 2023.

Orari e biglietti

Tutti gli spettacoli iniziano alle 20.45. I biglietti si possono acquistare al Teatro Palamostre in piazzale Paolo Diacono 21 (0432 506925, biglietteria@cssudine.it) dal lunedì al sabato dalle 17:30 alle 19:30, oppure un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. I biglietti, a ingresso unico, sono in vendita anche online sul circuito Vivaticket. Non è possibile effettuare prenotazioni prima dell’acquisto. Informazioni possono essere richieste anche al Teatro Club Udine scrivendo a info@teatroclubudine.it