Spuntano a Pordenone le borse anti accattoni. Operazione di propaganda elettorale pagata con soldi regionali

Bisogna dire che la lettura della stampa locale ci riserva sempre grandi soddisfazioni. Così scopriamo che con soldi regionali pensiamo destinati alla “sicurezza” vengono distribuite borse gratis con il messaggio: «Cittadini, non fate l’elemosina». La bella trovata nasce nella destra Tagliamento e più precisamente nel comune di Pordenone, oggi a trazione destrorsa,  che come è noto è prossimo al voto, e in quello di Cordenons, altro Comune “politicamente fotocopia” prossimo alle elezioni. Si tratta palesemente di una campagna elettorale anti-accattonaggio, sostenuta però con i fondi della Regione. Ed anche se è vero che nella borsa il messaggio anti-carità si completa con l’invito a donare ad associazioni caritative e non a chi chiede l’elemosina per strada, il messaggio resta devastante. Le finalità della campagna di sensibilizzazione le hanno spiegate gli assessori alla sicurezza di Pordenone, Emanuele Loperfido, e di Cordenons, Lucia Buna.  Per Pordenone, ci racconta il Mv, si tratta di un percorso iniziato nel 2016, evolutosi col nuovo regolamento di polizia municipale. «Per noi è prioritario aiutare le persone che realmente sono in difficoltà – ha chiarito Loperfido – e allontanare chi viene in città per “estorcere” denaro ai cittadini. La preoccupazione è che il bisogno vero delle persone possa emergere sempre più dopo il Covid e, siccome conosciamo la generosità dei nostri concittadini, è importante che questa venga indirizzata per aiutare chi ha veramente bisogno. Il combinato disposto tra i consigli che diamo alla popolazione, il monitoraggio costante della polizia municipale e il lavoro incessante dei servizi sociali, ci consente di dare aiuto a chi ha necessità e contrastare invece le organizzazioni criminali, che non mancano. C’è chi si serve anche di persone con menomazioni per suscitare pietà e tenerezza nelle persone». Come ha rimarcato Buna, sempre alla collega del MV,  «non c’è un’emergenza accattonaggio nei nostri comuni, ma questa campagna e l’azione che svolgiamo attraverso la polizia locale ha proprio una funzione di prevenzione del fenomeno. Per questa ragione lavoriamo sulla sensibilizzazione dei cittadini, ma anche delle tante persone che visitano le nostre città, affinché prestino attenzione e semmai si rivolgano alle tante associazioni che aiutano chi è in difficoltà».
In realtà è proprio l’ultima dichiarazione della Buna che smaschera la reale finalità meramente elettorale dell’operazione già discutibile in se, ma se non c’è neppure emergenza accattonaggio a cosa servono quei messaggi se non a solleticare i peggiori “sentimenti”  del proprio elettorato di riferimento? Del resto le borse sono solo un pezzo dell’operazione propagandistica,  sono infatti stati stampati nuovi manifesti, per segnalazioni della presenza di accattoni e il messaggio: “Vuoi aiutare chi ha bisogno? Non fare l’elemosina, alimenti la criminalità”.