Strage di migranti: già decine i cadaveri ritrovati fra spiaggia e mare nel crotonese. Imprecisato il numero dei dispersi (aggiornamento)
È salito a 58 il numero dei cadaveri recuperati dopo il naufragio di un barcone carico di migranti a “Steccato” di Cutro. Quarantasei sono stati trovati sul posto, altri tre sulla spiaggia di Botricello, nel catanzarese. Altri otto a “Le Castella” di Isola Capo Rizzuto ed uno a Crotone, dove è stata portata la salma dopo il ritrovamento. Al momento sono state salvate 80 persone dopo il tentativo di sbarco a Cutro, a una ventina di km da Crotone. Ma il bilancio si aggrava di minuto in minuto. Il barcone si sarebbe rovesciato durante un tentativo di sbarco , ma vi sarebbe stata anche una esplosione. 34 cadaveri immediatamente recuperati, tra cui quello di un neonato, da Capitaneria di porto e Guardia di Finanza, intervenuti per soccorrere il natante in difficoltà. I soccorritori sarebbero riusciti a salvare una ottantina di persone ma vi sono decine di dispersi. Il barcone, in un primo momento sembrava trasportasse fra 100 e 180 persone, secondo le ultime notizie invece ne aveva stipate quasi 300. Purtroppo non ha retto al mare molto agitato e si è spezzato e capovolto a pochi metri dalla costa di Steccato di Cutro. Difficile per le persone più deboli e non certo esperti nuotatori raggiungere la spiaggia anche perchè il tutto è avvenuto intorno alle 4 della notte. Le motovedette con l’ausilio di elicotteri sono impegnate in mare alla ricerca di sopravvissuti. Sul posto sono accorsi anche uomini della polizia e dei carabinieri, oltre a personale della Croce rossa. La lista delle vittime, di cui è principale responsabile la politica migratoria italiana ed europea, si allunga ma temiamo senza intaccare, come dovrebbe, la coscienza dei governanti.