Successo a Trieste la prima Notte dei Ricercatori nel Porto Vecchio
Una Notte dedicata alla scienza, nel ricordo di Piero Angela, punto di riferimento ed elemento di connessione fra i mondi della comunicazione, della ricerca e della scuola: SHARPER, la Notte Europea dei Ricercatori si è svolta anche a Trieste, per la prima volta nel Porto Vecchio, all’insegna del dialogo aperto fra ricercatori e cittadini. Promosso dalla Commissione Europea, l’evento si è svolto in contemporanea in centinaia di città. A Trieste la Notte, nell’ambito del progetto SHARPER, è stata organizzata dall’Immaginario Scientifico, con l’Assessorato alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia del Comune di Trieste e gli enti scientifici di Trieste Città della Conoscenza. Sono stati apprezzatissimi dal pubblico i tanti appuntamenti organizzati fra le 16.00 e le 23.00 all’Immaginario Scientifico e alla Sala Luttazzi, tutti finalizzati a far sì che il pubblico di tutte le età potesse incontrare le ricercatrici e i ricercatori che ogni giorno lavorano negli istituti scientifici della città. Molta soddisfazione nel vedere una larga partecipazione delle scuole: sono stati oltre 800 gli studenti, dalle scuole dell’infanzia alle secondarie, che hanno partecipato agli eventi a loro dedicati per tutta la settimana, avendo modo di ospitare i ricercatori direttamente in classe, collegandosi con l’Antartide o scoprendo grazie agli spettacoli personaggi come Rosalind Franklin e Paolo Budinich. Lo spettacolo dedicato a quest’ultimo, padre fondatore del sistema scientifico triestino, è stato anche l’occasione per riflettere sul ruolo della scienza come strumento di pacificazione e integrazione. Il programma di SHARPER per le scuole non si esaurisce il 30 settembre. Grazie a Researchers@School, le attività proseguiranno per l’intero anno scolastico. Anche la mostra Terremoti d’Italia resterà visitabile sia per il pubblico che per le scuole fino all’8 ottobre. Tutte le info sono su www.sharper-night.it Nonostante le condizioni climatiche avverse, il pubblico ha partecipato numeroso alle attività al Magazzino 26, che è stato possibile raggiungere anche grazie al bus navetta che ha traghettato i visitatori dal centro città. Apprezzatissimo anche il punto ristoro a cura di Cemut. I visitatori hanno potuto scegliere fra incontri, giochi, laboratori, spettacoli e dimostrazioni, sui temi come il cambiamento climatico, sviluppo sostenibile, salute dei mari e del pianeta, alimentazione, neuroscienze, città intelligenti, stelle e pianeti. Fra questi tantissimi sono stati anche i bambini e ragazzi che hanno preso parte alle attività e che hanno poi continuato a curiosare fra le diverse postazioni allestite al museo. Gli istituti di ricerca di Trieste Città della Conoscenza sono riusciti nell’intento di uscire dai laboratori che costellano la nostra città per raggiungere i cittadini, creare con loro un contatto diretto, condividere i loro progetti e ascoltare le loro domande. Serena Mizzan, direttrice dell’Immaginario Scientifico: “È sempre emozionante sentirsi parte di una rete, di un sistema, di evento corale che valorizza la ricerca scientifica, la condivisione della conoscenza e la diffusione di strumenti utili ai cittadini per sviluppare spirito critico. SHARPER quest’anno a Trieste ha illuminato anche il Magazzino 26, dove l’Immaginario Scientifico già da due anni accoglie migliaia di visitatori curiosi di scienza”. SHARPER Trieste è stato un lavoro di squadra: 15 partner e 14 collaborazioni, parte del più grande progetto nazionale che, coordinato dalla società di comunicazione scientifica Psiquadro vede la partecipazione di 11 partner, fra cui l’Immaginario Scientifico, e oltre 200 enti culturali e istituti di ricerca. Oltre 1.000 iniziative tra eventi in presenza e attività online, in un programma composito, multidisciplinare e multicanale che si ispira alle cinque Missioni previste in Horizon Europe relative alle sfide chiave per il futuro europeo e globale. In tal senso è stata significativa la Maratona online, evento ormai diventato parte integrante dei programmi di SHARPER, che ha visto le città coinvolte dare vita a un vero e proprio palinsesto della comunicazione scientifica.