Sulla recente morte di un giovane in carcere a Gorizia, la denuncia di Rifondazione Comunista
Apprendiamo dalla stampa una notizia che pare incredibile. Un giovane triestino è deceduto nel carcere di Gorizia. Questo giovane, che la stampa afferma avesse problemi di tossicodipendenza, è stato arrestato e incarcerato perché sorpreso mentre “rubava” farmaci scaduti e usati, all’esterno di una farmacia: praticamente dei rifiuti.
Ovvero un “furto” di beni ormai inutili, che produce un danno nullo al proprietario e alla società, viene punito con una carcerazione immediata. A farne le spese è un giovane che ha dei problemi e delle fragilità evidenti e note. E l’epilogo di questa grottesca e inumana vicenda è la morte del “reo”.
Ci sembra che questa storia, se confermata, non sia proprio degna di una società che si definisce civile, che non può rimanere indifferente di fronte ad azioni che millantando l’ordine pubblico reprimono i più deboli e i più fragili, che altrimenti dovrebbero essere gestiti.
Roberto Criscitiello Segretario regionale di Rifondazione Comunista