Teche digitali in Regione FVG, incontro in Sala Ajace

Si è tenuto giovedì scorso 15 febbraio presso Sala Ajace a Palazzo d’Aronco “Teche digitali in Regione FVG”, il convegno di presentazione delle collezioni che raccolgono in versione digitale il materiale librario patrimonio culturale del Friuli Venezia-Giulia. In particolare l’incontro è stato l’occasione per la presentazione di “Teche Udine”, l’archivio digitale della Biblioteca Civica Joppi, che punta a valorizzare le sue collezioni storiche, i manoscritti articolati in 7 distinti fondi, i più antichi materiali a stampa, le pergamene (oltre 4000 manoscritte), le immagini, le pregiate miniature, come anche i periodici con la versione digitale delle pagine di cronaca locale risalente perfino agli albori del diciannovesimo secolo (1806).

A fare gli onori di casa è stato il Sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, a cui ha fatto seguito l’Assessore alla Cultura, Istruzione e Università Federico Pirone. Il Sindaco e l’Assessore hanno sottolineato il grande cambiamento che la digitalizzazione del patrimonio culturale rappresenta in un Paese come l’Italia, tanto per la sua tutela e conservazione quanto per la possibilità di ricostruire il sapere con nuove prospettive interdisciplinari.

Successivamente, Roberto Siagri ha introdotto i progetti promossi dal Comune di Udine, dalla Società Filologica Friulana, dal Sistema Regionale delle Mediateche FVG e dall’Università di Udine e realizzati con il prezioso contributo tecnico della CG Soluzioni Informatiche, partner tecnico dell’evento.

L’incontro era rivolto agli operatori bibliotecari e museali, alle amministrazioni locali, alle associazioni culturali e alle realtà del territorio che custodiscono documenti rilevanti da un punto di vista storico e culturale. Si è potuto mettere finalmente in luce l’attività fondamentale per la ricerca accademica, ma non solo, che questi enti svolgono e i benefici che le comunità ne ricavano.

Grazie agli interventi di numerosi esperti del settore culturale e di quello delle tecnologie digitali si è potuto riflettere sui vantaggi che la fruizione di questo patrimonio digitale comporta e potrà comportare in futuro, anche alla luce dei finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, indirizzati in tal senso.

L’auspicio è che “Teche digitali” possa rappresentare solo il primo passo verso una riflessione comune sulla possibilità di creare una grande teca digitale regionale, un unico spazio virtuale, online, per la condivisione e la valorizzazione del materiale storico-culturale di tutta la nostra regione. La strada è segnata: gli sviluppi della cultura non possono prescindere da una componente digitale sempre più centrale tanto per la conservazione di questo patrimonio quanto per la sua diffusione.