Torna dal 5 al 12 marzo, a Pordenone, la 28ma edizione del festival Dedica

Enard

Preceduta da una serie di anteprime che quest’anno, più di sempre, sono contraddistinte da una straordinaria partecipazione di pubblico, segnale di apprezzamento e di affetto ma anche di un graduale, incoraggiante ritorno alla normalità, la 28ma edizione di Dedica riconquista la tradizionale collocazione primaverile e sabato 5 marzo apre a Pordenone la stagione dei grandi festival culturali di cui è ricco il Friuli Venezia Giulia, accogliendo Mathias Énard, uno dei più acclamati e innovativi scrittori contemporanei, oggi punto di riferimento essenziale per la letteratura europea.

IL PROGRAMMA
Tredici gli appuntamenti in otto giorni, con Mathias Énard e con tanti prestigiosi ospiti che lo affiancheranno: un programma intenso, denso di contenuti ma anche di emozioni, sin dal primo giorno, quando a far conoscere Énard al pubblico sabato 5 marzo, nel Teatro Verdi, alle 16.30, sarà lo scrittore Andrea Bajani, autore anche dell’intervista inserita nella monografia Dedica a Mathias Énard realizzata per il festival. Una pubblicazione che è ulteriore occasione di approfondimento della poetica di Énard, grazie anche ai contributi di chi traduce lo scrittore, Lorenzo Alunni e Yasmina Melaouah, e alla presenza di un testo inedito di Mathias Énard per Dedica. Durante l’incontro, sarà consegnato all’autore il Sigillo della città, un riconoscimento prestigioso ma anche il simbolo dell’accoglienza e dell’affetto che Pordenone e la sua gente riservano da sempre agli ospiti di Dedica;

Domenica 6 marzo, alle 10.30, nella sala esposizioni Biblioteca civica, il percorso del festival proseguirà con Tutto sarà dimenticato, mostra delle illustrazioni di Pierre Marquès per Tout sera oublié di Mathias Énard: un itinerario della coscienza in alcuni gironi di inferni contemporanei, tavole per un monumento/monito impossibile se il presente continuerà a voler essere privo di consapevolezza. La presentazione sarà curata dal critico e storico dell’arte Angelo Bertani con la partecipazione di Mathias Énard e Pierre Marquès; alle 17.30, nel Convento San Francesco, Ultimo discorso alla Società proustiana di Barcellona è il reading di poesia di e con Mathias Énard (musica dal vivo con Gianluca Franchi e Matteo Bianchini) introdotto da Lorenzo Alunni: l’intreccio di parole e note guiderà al cuore dei mondi di Mathias Énard, i cui versi rappresentano una porta d’ingresso privilegiata sia al cantiere della sua scrittura sia alle esperienze e alle emozioni sui cui poggia la sua letteratura.

Lunedì 7 marzo, alle 20.45, nel Convento San Francesco, andrà in scena la prima delle letture teatrali per Dedica, La perfezione del tiro, dall’omonimo libro di Mathias Énard, uno dei romanzi più potenti dello scrittore, che racconta la psiche contorta e crudele di un cecchino in una delle tante guerre mediorientali. Sarà curata e interpretata da Peppino Mazzotta, attore che si divide brillantemente fra cinema, teatro e televisione, entrato nel cuore di tutti grazie al ruolo dell’ispettore Fazio nella fiction più amata dagli italiani, “Il commissario Montalbano”.

Martedì 8 marzo, alle 14.30, il primo di tre appuntamenti che suggellano il rapporto fra Dedica e il mondo accademico. Sono tre gli atenei che per l’edizione 2022 hanno concesso il loro patrocinio al festival, ospitando alcuni incontri con Énard dedicati a temi cari a Dedica: apre la serie di conversazioni con l’autore l’Alpen-Adria-Universität di Klagenfurt, condotta da Martina Meidl, docente di letteratura nel dipartimento di Romanistica e Virginie Leclerc, Senior Lecturer dello stesso dipartimento. Ne seguirà una seconda giovedì 10 marzo, alle 17, l’Università degli Studi di Udine, condotta da Sergia Adamo, docente di Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università di Trieste e nei corsi interateneo con l’Università di Udine. Venerdì 11 marzo, alle 11.30, sarà l’Università Ca’ Foscari di Venezia a ospitare la conversazione organizzata in collaborazione con il festival Incroci di Civiltà, affidata a Alessandro Raveggi, scrittore e studioso, che a Ca’ Foscari è post-doc nel Dipartimento di studi linguistici e culturali comparati.

Tornando a martedì 8 marzo, a Dedica si rinnoverà l’incontro fra letteratura e cinema: alle 20.45, a Cinemazero, sarà proiettato A cœur ouvert, film tratto dal romanzo Remonter l’Orénoque di Mathias Énard, per la regia di Marion Laine, protagonista Juliette Binoche. In lingua francese e sottotitolato in italiano, sarà preceduto da una conversazione fra Mathias Énard e Riccardo Costantini, responsabile degli eventi di Cinemazero e di Pordenone DocsFest.

Mercoledì 9 marzo, alle 20.45, nel Convento San Francesco, il programma del festival proporrà uno dei momenti sempre più attesi dal pubblico: sarà presentato Zona, il libro di Mathias Énard, in occasione della riedizione (edizioni E/O): con Énard converseranno Yasmina Melaouah, da oltre 30 anni traduttrice di narrativa francese, e Fabio Gambaro, già direttore dell’Istituto italiano di cultura di Parigi, giornalista culturale (scrive per “la Repubblica”), saggista e consulente editoriale, attualmente direttore di Italissimo, il festival di letteratura e cultura italiane di Parigi. Nell’occasione sarà consegnato a Énard un altro importante riconoscimento: il Premio Crédit Agricole FriulAdria “Una vita per la scrittura”.

Giovedì 10 marzo, alle 20.45, nel Convento San Francesco, il consueto sguardo che dal mondo dell’autore di Dedica si allarga sull’attualità: Scenari dal Mediterraneo: luogo di conflitti o incrocio di diversità? è il tema della conversazione sul Mediterraneo, oggi terribile frontiera fisica fra il continente più vecchio e il continente più giovane del pianeta, ma anche palestra di un multipolarismo disordinato, armato e fortemente ideologizzato. Con Manlio Graziano, docente di geopolitica e geopolitica delle religioni, collaboratore del “Corriere della Sera” e di “Limes”, autore di numerosi saggi; conduce Cristiano Riva, docente ed esperto di geopolitica.

Venerdì 11 marzo, alle 20.45, nel Convento San Francesco, ancora l’intreccio fra
letteratura e teatro con L’alcol e la nostalgia, lettura teatrale dall’omonimo libro di Mathias Énard che narra con stupefacente maestria una tormentata vicenda sentimentale, ma anche un altro sofferto rapporto:
quello tra Occidente e Russia. A tradurre sul palco tutte le suggestioni di pagine meravigliose sarà Rosario Lisma, un altro attore, autore e regista di teatro, cinema e televisione, protagonista sul grande schermo del film “La mafia uccide solo d’estate” di Pif e in televisione di “Romanzo Siciliano”, “Il commissario Montalbano” e “1994”.

Sabato 12 marzo, alle 20.45, l’immancabile finale in musica: la Sala Capitol accoglierà il concerto Sounds of Mirrors di Dhafer Youssef, l’artista tunisino pluripremiato e dalla vastissima produzione discografica, considerato fra i massimi rappresentanti del world jazz e una delle espressioni più importanti della scena musicale internazionale.