Dal post Europee al post governo: Tra il Termidoro e il “brumaio” cosa farà il PD?

La fase rivoluzionaria del percorso intrapreso dal M5S nella III Repubblica probabilmente sta volgendo al termine, e gli infidi alleati della Lega con l’aiuto della “palude” di destra stanno preparando l’azione che a “Termidoro” (vedi nota di redazione in calce)  dovrebbe portare alla fine dei novelli Robespierre e dei loro circoli giacobini.
Il posto della ghigliottina verrà preso da una nuova rapida consultazione elettorale con la legge in vigore, appena ritoccata nei giorni scorsi, e il risultato dovrà dare praticamente tutto il potere in mano a Salvini. Difficile che la “Madonnina o il suo Sacro Cuore” possano compiere un miracolo inverso a quello chiesto domenica scorsa a Milano in Piazza Duomo dal “neo catecumeno” Matteo.
Cosa fa nel frattempo il PD?
Chiede il voto a tutto il “popolo” di sinistra per arginare l’avanzante marea fascista e propone anche lui nuove elezioni, proprio con la stessa legge elettorale pervicacemente voluta dai soldatini di Renzi. Cosciente o meno il PD chiede di favorire “Termidoro” e con ogni probabilità permettere l’avvio di una nuova fase politica destinata a concludersi a “Brumaio”. Non sappiamo se il favorito Salvini sarà il nuovo Napoleone ma il bando di gara è aperto e non mancano i candidati.
Non sono un elettore del PD e mi sento profondamente distante dal sistema politico italiano. Ma preferirei una malconcia e disordinata repubblica, con qualche barlume di democrazia, all’immagine che mi sembra di intravvedere.
Qualsiasi sia il risultato delle Europee non va dimenticato che i numeri in Parlamento permettono di pensare ad altri governi rispetto a quello esistente.
L’onere di proporre questo futuro spetta al partito di maggioranza relativa, cioè al M5S. Forse dopo un anno di incapacità di trasformare proposte politiche, spesso apprezzabili, in atti di trasformazione sociale ed economica, il miracolo grillino potrebbe capire che non basta la demagogia e la propaganda a costruire un futuro e che è necessario uscire dalla logica della setta.
Non è politicamente praticabile al momento un “contratto di governo” tra M5S e PD, ma sicuramente ambedue, e con loro i cittadini italiani, hanno un reale interesse di vita a impedire la deriva di “Termidoro”.
E allora? Credo che non esista altra via che un nuovo governo Conte, un monocolore M5S con forte pregnanza tecnocratica e appoggio esterno del PD su un programma di minima su temi praticabili in grado di inquadrare i problemi di fondo sociali ed economici.
Se i voti non bastassero il mercato potrà sicuramente mettere a disposizione qualche responsabile. E sul piano istituzionale l’accordo non potrà non prendere atto che è finita l’epoca di un vincitore prendi tutto delle elezioni, e quindi che la democrazia in Italia deve ripartire da una seria legge elettorale proporzionale.

Giorgio Cavallo

(Ndr :Termidoro fu il colpo di stato che ai tempi della rivoluzione francese provocò la fine del predominio dei giacobini e dei sanculotti e l’interruzione della stagione del Terrore. La denominazione nacque dalla denominazione del mese di termidoro (in francese: thermidor) che era l’undicesimo mese del calendario rivoluzionario francese e corrispondeva ( con variabili anno per anno) al periodo compreso tra il 19/20 luglio e il 17/18 agosto nel calendario gregoriano. Era in sostanza il secondo dei mesi d’estate).