Tre incontri al Museo Friulano di Storia Naturale di Udine. L’importanza dei legumi per la transizione ecologica e nella storia dell’alimentazione.

Nella storia dell’alimentazione umana i legumi come fagioli, piselli, ceci, lenticchie, lupini e cicerchie sono stati essenziali sin dai primi timidi passi dell’uomo sulla terra. Prima nelle forme selvatiche e poi in quelle coltivate, i legumi si sono, di fatto, evoluti con l’essere umano. Hanno assicurato la sopravvivenza di popoli in cammino durante le grandi migrazioni e di eserciti durante i conflitti, nutrendo i terreni dove venivano coltivati e diversificandosi in specie ed ecotipi per adattarsi alle condizioni dei continenti, delle regioni e degli specifici villaggi.

Oggi sono essenziali per una dieta sana. Ricchi di proteine, dal basso contenuto di grassi e di sodio, buona fonte di ferro, di fibre e di potassio, con basso indice glicemico, privi di colesterolo e glutine, i legumi sono a tutti gli effetti un superfood. Tra i punti di forza di queste colture ci sono anche la vasta diffusione geografica e il basso fabbisogno idrico. Conoscere e usare i legumi nell’alimentazione è un passo essenziale per rendere la nostra dieta compatibile con la salute del pianeta. La transizione proteica in allontanamento dalla carne è parte della necessaria ed urgente transizione ecologica.

 

Per questo motivo, il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine, di collaborazione con Edilador e con l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica del Friuli Venezia Giulia (AIAB FVG), propongono un ciclo di tre incontri con esperti della storia, del presente e del futuro di questo alimento.

Primo appuntamento martedì 5 marzo, con l’archeobotanico Mauro Rottoli, per proseguire una settimana dopo, il 12 marzo, con l’archeologa e ricercatrice Maria Teresa Lazzaro, e concludere il microciclo di appuntamenti il martedì successivo, 19 marzo, con Teodardo Calles, agronomo e funzionario della FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

Ad ogni incontro parteciperanno anche alcuni agricoltori biologici locali che hanno maturato notevoli esperienze nella selezione, moltiplicazione e coltivazione di diverse leguminose da granella, riportando nei campi friulani anche ceci (piçui) e lenticchie (lins) ma anche qualcosa di davvero esotico, come i fagioli azuki.

 

Con l’arrivo dei fagioli in Europa nel Cinquecento, ceci, fave, vigne, lenticchie e lupini sono stati messi da parte e, nella nostra Regione, praticamente eliminati da campi e piatti.

Noi oggi abbiamo dei legumi una conoscenza aneddotica e un utilizzo distratto ed occasionale, per lo più occulto (dentro l’alimentazione degli animali domestici o come ingrediente minoritario), raramente da protagonista della nostra dieta.

Dati statistici mostrano come, in media, solo il 5% delle proteine della nostra dieta provengono dai legumi, nonostante questi siano, numeri alla mano, la chiave della transizione verso sistemi agroalimentari più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili, con l’obiettivo di migliorare la produzione, la nutrizione, l’ambiente e la vita e senza penalizzare nessuno.

 

Tutti gli incontri si terranno presso il Museo Friulano di Storia Naturale, sito in via Sabbadini 32 a Udine, con inizio alle ore 18:00. È obbligatoria la prenotazione tramite mail all’indirizzo info.mfsn@comune.udine.it. Per richiedere ogni tipo di informazione è possibile rivolgersi all’indirizzo mail info@aiab.fvg.it, oppure al numero di telefono 3488059339.