Turismo, la Carnia pianifica nuove strategieSentieri, ciclabili, acque e musei, gli assi d’intervento
Sentieri, piste ciclabili, acque e musei: attorno a questi quattro ambiti d’intervento verrà delineata la nuova strategia di valorizzazione in chiave turistica della Carnia. A “scrivere” il piano saranno gli amministratori locali con il coordinamento dell’Uti della Carnia che ha attivato un gruppo di professionisti per approfondire, per ciascun settore, la situazione e delineare le ipotesi di lavoro. “Abbiamo coinvolto in questo passaggio anche i Comuni fuori dall’Uti – precisa il presidente Francesco Brollo – perché è la Carnia nel suo complesso a dover disegnare le strategie per il proprio futuro, indipendentemente dalla forma giuridica che sarà data in futuro a questo territorio”. Le proposte sono state presentate nel corso di un recente incontro a sindaci e assessori che ora dovranno vagliarle e, mediante successivi confronti, definire obiettivi e interventi in un’ottica comprensoriale e di medio-lungo termine. “Questa concertazione svolta e promossa a livello territoriale di cui l’Uti terrà le fila – ha tenuto a sottolineare, in apertura, il delegato dell’Uti Verio Solari –, confluirà in un piano di sviluppo della Carnia che punta ad accrescere l’attrattività turistica mettendo a sistema le varie risorse. L’apporto delle categorie economiche e delle associazioni locali operative negli ambiti di interesse sarà fondamentale nella stesura di questa strategia e nella sua successiva implementazione, un piano che – ha sottolineato Solari – vuole anche essere un’opportunità di crescita economica per il territorio tanto da auspicare la partecipazione attiva da parte dei privati”.
Il progetto parte con una dotazione finanziaria pari a 5 milioni 735 mila euro derivanti dai trasferimenti che la Regione Fvg ha assegnato all’Uti della Carnia mediante lo strumento dell’intesa siglata negli ultimi tre anni. Definite le priorità, i fondi verranno investiti nelle strutture museali per una migliore fruizione e accessibilità, per interventi di manutenzione sulle piste ciclabili già in uso o per la realizzazione di tratti ex-novo funzionali al completamento di tracciati già esistenti. Previste anche attività volte al ripristino della sentieristica e alla valorizzazione del patrimonio idrico (laghi, fiumi, torrenti, cascate ma anche fontane e opifici idraulici).