Mondo economico Fvg: Tutti pazzi per Draghi… o quasi
Mario Draghi si è riservato di accettare l’incarico di formare un governo, che gli è stato affidato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante l’incontro al al Quirinale. Nonostante quindi la strada sia decisamente in salita, i “mercati” brindano, così come, pur con sfumature diverse, le varie categorie economiche d’impresa e questo avviene anche in Fvg. Ha aperto le “danze” una entusiasta presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli: “Il vento è cambiato. Ce lo ha dimostrato il ruolo assunto dall’Europa negli ultimi mesi, lo ha confermato, nella sua evoluzione, la Brexit, ce lo ha mostrato anche il voto negli Stati Uniti. Adesso anche l’Italia ha la possibilità di dimostrarlo. Ora ci aspettiamo un governo europeista, non populista, capace di apportare competenza ed esperienza, con una visione d’insieme, conoscendone però i dettagli e curandosi anche dell’execution dei provvedimenti. Ci aspettiamo che il governo guidato da Mario Draghi sia messo nelle condizioni di operare e di lavorare concentrandosi esclusivamente sull’interesse del nostro Paese. Per fortuna, il semestre bianco comincerà a luglio e questo dovrebbe mettere in sicurezza il nuovo esecutivo per un anno circa. Tempistica non sufficiente a ricostruire l’Italia, ma indispensabile per dimostrare all’opinione pubblica e ai cittadini cosa significa qualità della classe dirigente e per sperare che l’Italia e gli italiani non possano più farne a meno in futuro. Il nostro presidente Mattarella ha nuovamente dimostrato cosa significa responsabilità istituzionale e leadership, assumendosi ogni responsabilità relativa al suo ruolo”. Ma in poche ore alle redazioni sono arrivate una miriade di dichiarazioni tutte improntate all’ottimismo. Per il Presidente di Confartigianato Udine, Graziano Tilatti “Bene ha fatto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a chiamare Mario Draghi. Di fronte all’incapacità della politica di dare risposte al Paese in un momento delicato come questo, affidare il governo dell’Italia a una persona capace come l’ex presidente della Bce è la scelta giusta. Il 31 marzo scadono gli ammortizzatori sociali, vanno prorogate le moratorie fiscali e dei mutui, ci vogliono importanti misure a sostegno e aiuto delle imprese. Questo ci aspettiamo dalla primissima agenda politica de nuovo governo. Perché le imprese, la gran parte delle quali soffrono ormai da un anno, sono il veicolo che crea ricchezza e con questa alimenta azioni di sviluppo e solidarietà. Senza imprese e senza lavoro non possiamo uscire dal pantano in cui si trova oggi il Paese e dare dignità alle persone”. Dal canto suo il presidente CNA Fvg Nello Coppeto parla di Draghi come “scelta migliore, opererà con responsabilità e competenza”, anche se il suo pensiero va anche al premier uscente: “Spiace per Giuseppe Conte, che per noi rappresentava la persona giusta e non potrà portare a termine il lavoro svolto in questi mesi, ma la scelta del Presidente Mattarella per accelerare i tempi è la migliore. Quindi pieno appoggio anche a Mario Draghi, che ci aspettiamo possa lavorare con competenza e responsabilità sia per l’economia del Paese, sia nella gestione dell’emergenza Covid”. Segna il passo anche Marco Zoratti, vicepresidente Confesercenti Fvg secondo cui “L’arrivo dell’ex numero uno della Bce potrebbe sembrare un commissariamento, ma non è così. Il Parlamento non è stato in grado di gestire politicamente la crisi e l’unica alternativa sarebbe il voto, una scelta, però, con eccessivi margini di imprevedibilità. Il contrario di ciò che serve al Paese ora. I fondi in arrivo dall’Europa devono essere gestiti con attenzione e una visione strategica del futuro. Rappresentano un’importante opportunità per l’Italia. Un’occasione che non è possibile lasciarsi sfuggire. L’autorevolezza e le capacità di Mario Draghi le abbiamo potute testare durante la sua permanenza in Ue, quando ha saputo gestire sfide importanti, con i risultati che tutti conosciamo. E proprio i suoi trascorsi fra i vertici dell’Unione sono un plus da non sottovalutare, certamente saprà instaurare un dialogo collaborativo. L’auspicio è che riesca a fare altrettanto anche con i corpi intermedi, come le associazioni di categoria e i sindacati, mettendo in campo, per il bene del Paese, tutto il pragmatismo che da sempre lo contraddistingue”. Leggermente controcorrente quanto dichiara Livio Nanino presidente Legacoop Fvg che evidenzia con una certa amarezza di fondo quanto la fase politica sia non certo esaltante: “Purtroppo non ci si può nemmeno sorprendere. Al di là della qualità dei singoli (che ognuno può valutare) c’è un problema di sistema. L’incarico a Draghi ne certifica il fallimento. Ancora una volta ci si deve aggrappare alla fiducia nel “salvatore” non perché ci crediamo davvero piuttosto perché ogni alternativa ci pare peggiore. Ma potrà davvero fare qualcosa con questo Parlamento? Ancora una volta ci tocca sperare: che prevalga il senso di responsabilità; il rispetto per chi sta soffrendo; la responsabilità verso le future generazioni. Su Mario Draghi si può affermare che almeno sulla qualità dell’uomo c’è un apprezzamento largamente condiviso”.
Parla di governo anche di prospettiva con Draghi Giovanni Da Pozzo di Confcommercio Fvg: «La possibile entrata in scena di Mario Draghi è una buona notizia per le imprese messe all’angolo dalla crisi economica e dall’emergenza sanitaria. Un periodo di così grande difficoltà richiede persone straordinarie, di capacità provata, con un grande senso dello Stato. Non c’è dubbio che Draghi, con il suo curriculum, incarni perfettamente queste caratteristiche e il capo dello Stato, che ha gestito nel rispetto delle regole costituzionali queste settimane di crisi, ha visto in lui la soluzione più alta per restituire credibilità al nostro Paese, per consentirgli di presentarsi in Europa con un Recovery plan accompagnato dalle necessarie e urgenti riforme. Un presidente, Sergio Mattarella, che ha dimostrato grande saggezza e ha saputo reggere il ruolo di guida e faro in questo delicatissimo passaggio. Pollice verso, invece, per quella politica che non si rende conto delle difficoltà del Paese. L’auspicio è che il ritorno alla competenza ci faccia dimenticare tanti momenti e tante scelte da bar dello sport». Lo dichiara il presidente di Confcommercio Fvg Giovanni Da Pozzo.
«Proprio nei giorni scorsi – prosegue Da Pozzo –, quando non si intravedevano vie d’uscita a una crisi che rischiava di essere del tutto insensata, avevo sperato nel coinvolgimento delle migliori risorse per uno sforzo comune, ma di livello alto, per superare una congiuntura drammatica e accompagnare l’Italia, attraverso un solido piano vaccinale, oltre la pandemia. Uno sforzo che deve però guardare anche ai non pochi anni che serviranno per ritornare a un’economia e a una società pre-Covid. Con Draghi, se l’ex presidente della Bce accetterà, e con una squadra di governo di alto profilo, l’obiettivo di un progetto comune, che vada ben oltre gli interessi personali, può essere finalmente centrato».