Udine: Fontanini troppo “disinvolto” in campagna elettorale. Spitaleri (Pd) scrive a Corecom “il sindaco viola norme”

Qualche giorno fa avevamo segnalato il fatto che un  comunicato stampa sugli ambulatori di quartiere a firma Pietro Fontanini, vedeva allegata alla comunicazione elettorale  il “pieghevole” realizzato sul tema da Comune di Udine. L’abbiamo considerata una sgrammaticatura che però, scrivevamo,  nasconde una concezione “proprietaria” dell’istituzione che, del resto, si era vista negli anni di gestione del comune di Udine.  Oggi giunge la notizia che ben altra “scorrettezza” sarebbe stata attuata  dal sindaco uscente, tanto da costringere il Partito Democratico a segnare l’episodio al Corecom del Fvg. Si legge infatti i una nota del coordinatore della segreteria regionale Pd Fvg Salvatore Spitaleri: “A nome del Partito democratico regionale ho segnalato al Corecom del Friuli Venezia Giulia la violazione, da parte del sindaco Fontanini, delle norme che disciplinano la comunicazione istituzionale nel periodo elettorale. Al contempo ho informato la Direzione Autonomie Locali della Regione, competente per il processo elettorale. La forzatura delle posizioni dominanti di chi ricopre cariche istituzionali durante la campagna elettorale è un danno al sistema democratico, che sentiamo l’obbligo di denunciare e fermare, in questo e in ogni caso lo richieda”. Il coordinatore della segreteria regionale Pd  ha reso nota la lettera inviata al Corecom del Friuli Venezia Giulia e alla Direzione delle Autonomie Locali della Regione, in riferimento a un invito, divulgato anche attraverso la pagina Facebook del sindaco di Udine Pietro Fontanini, alla presentazione del progetto del nuovo mercato di piazza XX Settembre. Tale comunicazione, per Spitaleri, che è avvocato nel Foro di Udine, “si riferisce a un evento non impersonale né indispensabile per l’efficace assolvimento delle funzioni del Comune di Udine, come prescritto”. Spitaleri chiede di sapere “al fine di una valutazione sulla correttezza del sindaco pro tempore, se detta iniziativa sia frutto di una erronea valutazione degli uffici comunali, che ignorano la norma sopra indicata, o sia stata in qualche modo pensata, gestita, e imposta dal sindaco pro tempore, con abuso dei suoi poteri, per fine elettorale”. Chiede infine “idonei provvedimenti sanzionatori e riparativi della par condicio violata”. Rilevando “la violazione dell’art. 9, comma 1, della legge 28/2000”, Spitaleri scrive che “in piena campagna elettorale a due settimane dalle elezioni comunali del 2 e 3 aprile il comune di Udine organizza, nel Salone del popolo in palazzo D’Aronco, sede del Comune, la presentazione di un progetto relativo al nuovo mercato di piazza XX settembre, iniziativa pubblicizzata con logo del Comune. Ad aggravare la circostanza la pagina politica del sindaco pro tempore che fa proprio l’invito”. I singoli soggetti titolari di cariche pubbliche, ricorda Spitaleri, possono “compiere attività di propaganda al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che, a tal fine, non vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture assegnati alle pubbliche amministrazioni”. Ciò – puntualizza Spitaleri – “è invece annunciato nella comunicazione del Comune di Udine e del sindaco Fontanini”, riferendosi all’utilizzo di una struttura come il Salone del Popolo.