Udine: Proclamato lo stato di agitazione di tutta la dirigenza medica e sanitaria

Che la misura fosse colma si era capito già da giorni, oggi a seguito dell’assemblea di tutto il personale della Dirigenza medica e sanitaria dell’Azienda Sanitaria Univesitaria del Friuli Centrale (ASUFC) è stato deciso lo stato di agitazione dell’intera categoria medica e sanitaria con mandato alle organizzazioni sindacali  a proclamare, si legge in una nota,  “lo stato di agitazione a seguito della grave carenza di personale dirigente medico e sanitario in ASUFC,  della mancata valorizzazione economica e professionale del personale dirigente medico e sanitario e di nessuna garanzia del recupero della quota di 3.000.000 di euro tolta alla Dirigenza medica di ASUFC a seguito dell’abolizione delle ex RAR e della “perequazione”.   Secondo i sindacati è palese la grave disaffezione verso il Sistema Sanitario Pubblico e la fuga verso il privato che  trova radici per molta parte nel mancato sviluppo delle tematiche di cui sopra, soprattutto per quanto riguarda la mancanza di adeguata valorizzazione, economica e non, del personale della Dirigenza Medica e Sanitaria.  A oggi, si legge ancora nella nota “riscontriamo una carenza di Dirigenti medici che si avvicina alle 100 unità, e a questo si aggiunge che c’è una continua emorragia di personale che fugge verso il privato. In tale quadro, ad oggi, la Direzione Aziendale ASUFC non ha fornito alcuna risposta ne garanzia in relazione ai  3.000.000 di euro tagliati alla Dirigenza Medica e anzi fa capire che quelle risorse non sono necessarie per dare i giusti riconoscimenti a tutti i professionisti che ogni giorno prestano la loro opera a favore dei Cittadini, bensì vorrebbe finanziare le sole eccedenze orarie con risorse non storicizzate, impiegabili per progettualità o per incrementare il salario di base di tutti i medici. Attorno a questi  3.000.000 di euro c’è un gravissimo clima di omertà sia da parte della Direzione Aziendale che da parte della Regione e questo è totalmente inaccettabile in quanto sono soldi pubblici. Non abbiamo nemmeno contezza, si legge ancora,  che ci siano le risorse necessarie per pagare tutte le eccedenze orarie prodotte dal personale. In una situazione come questa ci risulta anche difficile credere che sarà possibile abbattere le liste d’attesa vista la grave carenza di organico e l’incertezza sui fondi, quindi i proclami fatti hanno più un sapore di campagna elettorale piuttosto che di una reale soluzione.” La nota sindacale è firmata dal  Segretario Regionale FP CGIL UDINE Andrea Traunero , dal  Segretario Regionale ANAAO FVG  Massimiliano Tosto e dal  Segretario Regionale UIL FPL FVG  Stefano BRESSAN

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