“Un Gramsci mai visto” domani a Cervignano del Friuli
Sabato 5 ottobre alle 20:30 il professor Angelo d’Orsi presenterà il suo lavoro teatrale “Un Gramsci mai visto” per la prima volta in Friuli Venezia Giulia dal palco del Pasolini a Cervignano. L’evento è gratuito e si avvale del sostegno e del patrocinio del Comune di Cervignano. Frutto del lavoro organizzativo dell’ANPI di Cervignano, nasce dalla collaborazione tra le diverse ANPI della Bassa friulana, l’ARCI di Cervignano del Friuli e l’Associazione culturale Teatro Pasolini.
Come nei diversi libri di Angelo d’Orsi dedicati ad Antonio Gramsci, anche lo spettacolo ne delinea il percorso esistenziale attraverso “la complessità di uomo tormentato, di intellettuale rigoroso, di politico dialettico”, limpida guida morale. Uno spettacolo vivo e libri vivi, ognuno approfondimento del precedente attraverso l’utilizzo di nuove fonti, nuovi documenti. Proprio il volume ultimo e “definitivo” – Gramsci La biografia, del 2024 – potrà essere acquistato all’ingresso del Teatro: un’opera monumentale che delle biografie precedenti mantiene la scansione nascita/morte, collegando una vita individuale ai tempi, alla storia, agli eventi internazionali ed interni drammatici. Le biografie iniziano con “io stesso non ho nessuna razza” dove, in un miscuglio di origini, è la Sardegna ad essere protagonista, così come accade nel primo monologo del lavoro teatrale. E con le stesse parole le biografie terminano: “L’agonia durò fino alle ore 4.10 di due giorni più tardi, quando cessò di respirare. Era il 27 aprile 1937.” In mezzo Dante, Croce, Machiavelli, Marx, per parlare di subalterni, di oppressi ed oppressori, di egemonia, del legame strettissimo tra cultura e politica, dell’intellettuale che non sta sopra il mondo ma nel mondo.
Angelo d’Orsi, allievo di Norberto Bobbio, giornalista e già ordinario di Storia del pensiero politico all’Università di Torino, mette a disposizione il suo sapere gramsciano in veste teatrale, attraverso la prima persona che narra se stessa, e con il contrappunto fondamentale della musica e del canto. Ciascuno dei sette monologhi di cui si compone l’opera è infatti associato ad un brano musicale interpretato dalla bravura del Canzoniere ANPI di Jesi, che attinge al suo ampio repertorio di canti popolari di lotta, di lavoro, di Resistenza. Tre voci (Tania Pisani, Sergio Brocani, Daniele Rossetti) e cinque strumenti (Roberto Anselmi, Vito Cantarini, Bruno Lasca, Jacopo Lasca, Leonardo Lasca) arricchiranno la concatenazione di situazioni ed eventi di cui è composta la narrazione.
Perché Gramsci oggi? Ne abbiamo bisogno. Il mondo e l’Italia sono in crisi di democrazia ed in una pervasiva e diffusa crisi di pace connesse ad una drammatica assenza di idee e di aspirazioni, mentre si fanno sempre più strada concezioni del mondo e della politica fasciste, repressive, violente. Sì, di persone come Gramsci abbiamo davvero sete.
Dianella Pez per ANPI Cervignano