Unione Popolare si sfascia, Luigi de Magistris lascia l’incarico di portavoce. Salta quasi certamente anche la discesa in campo di Michele Santoro

Unione Popolare deflagra, Luigi de Magistris lascia l’incarico di portavoce con da probabile a certo abbandono del progetto di Santoro, quella lista per la pace Pace, Terra, Dignità che avrebbe dovuto catalizzare “l’altra” sinistra e che invece sembra destinata all’oblio. Infatti non solo l’abbandono di Luigi de Magistris, che in un primo momento aveva appoggiato l’operazione ma che ora sembra orientato ad una futura nuova corsa per il comune di Napoli (dopo 5 anni le norme lo consentono), ma secondo indiscrezioni sul progetto di Santoro ci sarebbe l’addio anche di Tomaso Montanari più orientato verso sponde grilline. Il tutto si aggiunge al no di Mimmo Lucano ex sindaco di Riace che avrebbe accettato l’offerta avanzata da Bonelli e Fratoianni. In sostanza con Santoro sarebbe rimasta solo Rifondazione Comunista il cui atteggiamento alla regionali sarde sarebbe stata la scintilla deflagrante sicuramente in relazione alla scelta di De Magistris. In particolare lo sfascio di Unione Popolare sarebbe stato provocato proprio dalle posizioni considerate da molti opportunistiche del segretario Maurizio Acerbo che ha guidato Rifondazione all’accordo di potere stipulato recentemente con Matteo Renzi e Carlo Calenda nell’ambito delle elezioni regionali in Sardegna, una posizione interpretata da parte della sinistra radicale, ma anche di una parte della stessa Rifondazione, come rivolta più a possibili poltrone e al potere che alle lotte sociali sui territori. L’unico a crederci ancora quindi è Maurizio Acerbo, anche se Rifondazione Comunista appare oramai spaccata in due tra lui e Paolo Ferrero. Domenica scorsa 3 marzo s’è svolto il CPN (Comitato Politico Nazionale) che, con 85 voti a favore, 22 contrari, 53 non partecipanti al voto e 2 astensioni, ha approvato un documento dove « si impegna il segretario e la segreteria a proseguire unitariamente il percorso di adesione e partecipazione del partito alla lista per la pace Pace, Terra, Dignità proposta dall’appello La Valle – Santoro per le prossime elezioni europee, e alla predisposizione della presenza nelle liste” In sostanza impegna la segreteria e tutte le strutture territoriali alla massima mobilitazione sulla raccolta delle firme per la presentazione in tutte le circoscrizioni. Missione decisamente complicata visto che liste e firme ( 150.000, 3.000 minimo per ogni regione ) si devono presentare entro il prossimo 2 aprile e ancora non ci sono né liste e né banchetti per la raccolta firme.
Contemporaneamente Acerbo « auspica che tutte le altre componenti di Unione Popolare partecipino alla lista ». Il riferimento è a Potere al Popolo che, da tempo ormai invece, ha dichiarato di non essere interessata ad un progetto che non sia la presentazione della lista autoctona di Unione Popolare. Che dire, ancora una volta la sinistra antepone ciò che divide a ciò che unisce.