UniUd: Ritorna ‘Collega-menti’, il festival culturale con Ris di Parma e Vincenzo Schettini
Saranno le “intelligenze” il focus principale della seconda edizione di Collega-Menti, il festival culturale organizzato dall’Università di Udine e promosso dal rettore Roberto Pinton, che torna quest’anno dal 4 al 6 ottobre con la direzione artistica di Barbara Gallavotti.
Nel corso delle tre giornate, con la partecipazione di molti ospiti tra cui il comandante del Reparto indagini scientifiche (Ris) dei Carabinieri di Parma, il generale Giampietro Lago, il giornalista Marco Carrara, il fisico e divulgatore Vincenzo Schettini e una settantina di docenti e ricercatori dell’Ateneo friulano, si indagheranno i diversi “tipi” di intelligenza: quella umana, animale, la nuova versione artificiale, ma anche quella delle piante e dei microbi.
Inoltre, si racconterà come si possa usufruire dei vantaggi dell’intelligenza artificiale a supporto di quella umana: dai cambiamenti climatici alla produzione del cibo, dalla mobilità allo svelamento di codici apparentemente inviolabili, all’esplorazione dello spazio a molto altro ancora. La nostra intelligenza non è ovviamente applicata solo a questioni scientifiche, ma anche umanistiche, storiche e letterarie, in un intreccio strettissimo la cui trama verrà messa in luce nel corso della manifestazione.
Un’occasione aperta a tutti per scoprire le attività di ricerca dell’Università di Udine in tutte le loro sfaccettature, attraverso anche numerosi laboratori e allestimenti. A partire dalla grande “mostra laboratorio” visitabile nell’ex chiesa di San Francesco che consentirà di immergersi nella decifrazione di un antico papiro, nell’uso di un laser–scanner per rilevare lo spazio circostante, di ottimizzare il tragitto di droni a guida autonoma, di osservare il prototipo di un’auto monoposto elettrica da competizione. E ancora, si potrà prendere parte a laboratori per tutte le età, da quelli dedicati a specifici argomenti alle installazioni che consentiranno di arrivare al cuore del Big Bang, così come di immergersi nei suoni di un ghiacciaio che fonde.