Ussai M5s Fvg: “Nuovo Piano emergenza urgenza è un fallimento annunciato”. Novità la Sores cambia nome

“Un documento pronto da mesi che, non a caso, vede la luce appena trascorse le elezioni e che non fa altro che cambiare qualche nome, lasciando però inalterata un modello che non funziona”. Lo afferma il coordinatore del MoVimento 5 Stelle di Trieste, Andrea Ussai, dopo la presentazione della bozza del nuovo Piano dell’emergenza urgenza. “L’unica novità è il dipartimento interaziendale funzionale, di cui si parlava già a maggio 2019, incardinato nell’Azienda regionale di coordinamento per la salute (ARCS) così come la centrale unica che rimane tale e semplicemente verrà chiamata COREUT e non più SORES – sottolinea Ussai -. Alla carenza di personale si prova a sopperire obbligando il personale delle altre Aziende sanitarie a lavorare anche nella centrale unica, continuando a prevedere incentivi economici per non far scappare gli operatori e mantenere in vita un modello fallimentare”. “Cinque anni fa, nel programma del centrodestra si prometteva di riorganizzare l’emergenza sanitaria nell’ambito di dipartimenti di area vasta. Fedriga in questi anni si è detto favorevole alla doppia centrale, ma le promesse sono state clamorosamente disattese – continua l’esponente M5S -. Una scelta politica, frutto di una condivisione soltanto formale con il gruppo di lavoro tecnico di professionisti medici e infermieristici, perché in realtà non c’è stato alcun confronto reale con gli operatori sul Piano. Riccardi e Fedriga non sono voluti tornare indietro rispetto alla centrale unica e il direttore generale di ARCS, Joseph Polimeni, da loro nominato, non ha fatto altro che confermare quel modello”. “Nel 2019 il tavolo tecnico regionale per l’emergenza urgenza aveva preso in considerazione varie ipotesi di riorganizzazione del sistema – ricorda Ussai -. Un lavoro che aveva bocciato il modello attuale con la centrale unica, che viene di fatto confermato con la nuova bozza, ritenendo migliore un’organizzazione con più sedi, ricomprese in dipartimenti di emergenza aziendali. Ecco perché siamo di fronte a un fallimento annunciato”.