Vaccini è fallimento Oms e programma Covax, tra ricchi e poveri uno squilibrio gravissimo e dannoso
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) aveva posto, ad inizio d’anno, due obiettivi per il 10 aprile, entrambi non sono stati raggiunti. Il primo era quello di iniziare la campagna di vaccinazione contro il Coronavirus in 220 paesi nel mondo. Purtroppo l’obiettivo non è stato raggiunto perché in 14 paesi di vaccini non c’è nemmeno l’ombra, come ammesso dallo stesso direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus : “Alcuni paesi non hanno richiesto vaccini, altri non sono ancora pronti e altri hanno in programma di iniziare nelle prossime settimane o forse mesi”. La situazione attuale delle vaccinazioni registra così 194 paesi che hanno inviato richiesta e altri 12 che lo faranno a breve. Il secondo obiettivo fallito è il non raggiungimento della distribuzione di 100 milioni di dosi come previsto dal programma Covax. Covax è il progetto di OMS, Nazioni Unite e Alliance for Vaccines (GAVI) per garantire vaccini ai paesi in via di sviluppo. 2.000 milioni di dosi nel mondo era l’obiettivo, l’80% dei quali in paesi con grandi difficoltà economiche. Di questi quasi 40 milioni sono dosi di AstraZeneca. Ma i ritardi in tutto il mondo sono evidenti. “Purtroppo si registrano due dati gravissimi che non aiutano a raggiungere l’immunità di gregge mondiale ;La campagna di vaccinazione è molto lenta in Europa e nel mondo ,sta aumentando la percentuale delle persone che rifiutano il vaccino ed in particolare quello AstraZeneca dopo tutto quello che è successo nelle ultime settimane dove ne’ Ema ne’ Oms hanno saputo tranquillizzare la popolazione mondiale ne’ coordinare la comunicazione e l’informazione a riguardo .Si registrano percentuali altissimi nei paesi arabi e africani che oscillano dal 45-55% della popolazione che ha paura dei vaccini in generale e di AstraZeneca in particolare . L’OMS ha fallito nella sua missione contro il Coronavirus nei seguenti ruoli ; di non essere una organizzazione mondiale indipendente dal punto di vista politico e economico, di non essere un punto di riferimento di tutti nella sanità mondiale, nel coordinamento delle raccomandazioni alla popolazione e ai professionisti della sanità dall’inizio della pandemia, oltre non ha saputo garantire l’uguaglianza nella distribuzione dei vaccini a tutti i paesi.
Non basta dall’OMS intervenire sempre dopo per commentare l’accaduto dando colpa sempre agli altri ;non si esce dal tunnel senza che ognuno prenda le sue responsabilità, spiegare perché non è stato consigliato e consentito di più ai medici di eseguire autopsie in sicurezza per intensificare la ricerca su coronavirus e le cause della morte dei pazienti contagiati e chiarire il ruolo delle trombosi come cause di morte. Inoltre è stato trascurato molto, dall’inizio, la diffusione dei protocolli di cura e terapia sia a domicilio che in ospedale.
Cosi dichiara Foad Aodi Presidente Amsi (associazione medici di origine straniera in Italia), Umem (Unione medica Euromediterranea) e membro Registro esperti Fnomceo che chiede urgentemente ai paesi ricchi di rianimare l’Oms e di farla uscire dalla confusione e dai ritardi permanenti (dal “coma”) per accelerare la campagna di vaccinazione da una parte e combattere la diffusione del Coronavirus e le varianti dall’altra parte con un coordinamento mondiale e internazionale e senza azioni (Vaccini Fai da te) ,(Cure fai da te) , (Informazione scientifiche fai da te) .