Via libera in Consiglio Regionale alla nuova Agenzia per la transizione energetica. Nuovo costoso poltronificio

Nasce fra le contestazioni l’Agenzia per la transizione energetica del Friuli Venezia Giulia, una società per azioni partecipata al 51% dalla Regione che avrà la funzione di supportare gli interventi pubblici di programmazione e pianificazione energetica. Costerà 4 milioni di euro. Per le opposizioni la nuova agenzia è una privatizzazione parziale dell’assessorato regionale per l’ambiente. Così invece di  smantellare le partecipate che anche in passato sono state emblema di sottogoverno ed inefficienza la maggioranza regionale a guida leghista il primo firmatario della norma  è Lorenzo Tosolini ha deciso che a mettere le mani sull’energia debba essere una robusta componente privata. Il partito democratico fa appunto notare, ma lo stesso fanno le altre forze d’opposizione,  come questa agenzia costituirà una scatola utile a distribuire nuove poltrone, ma con le stesse competenze di un’agenzia che già esiste, e che non è chiaro che fine farà, ossia l’Agenzia Per l’Energia, APE, i cui soci sono i Comuni. La nuova agenzia di fatto quindi accentrerà a livello Regionale il potere che ora hanno i comuni sui temi dell’energia, un bell’esempio di decentramento alla rovescia. Vedremo presto le nomine e con queste si capirà di più. Intanto registriamo le posizioni delle opposizioni:

Moretuzzo: «Norma farsa. Umiliata l’APE e i comuni soci»

«Di tutte le leggi discutibili e dannose presentate dalla maggioranza in questi 4 anni e mezzo, quella odierna merita senza dubbio un posto sul podio», afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo riferendosi alla proposta di legge “Disposizioni regionali per la transizione energetica”. Discutibile, chiarisce Moretuzzo, «per metodo e per contenuti». «Ha dell’incredibile che un gruppo di maggioranza chieda la discussione in aula senza passare prima per la Commissione competente, peraltro senza mai chiederne nemmeno la calendarizzazione, e che gli emendamenti siano stati presentati identici in modalità separata da due diversi gruppi di maggioranza, uno dei quali poi li ha ritirati, evidentemente per effetto dell’esito delle recenti elezioni politiche che fotografa il livello di confronto interno alla maggioranza». Quanto ai contenuti, «ci sembra assurda l’idea di rendere l’Ape, l’Agenzia per l’energia del Friuli-Venezia Giulia, il braccio operativo di una nuova società che dovrebbe nascere dall’Ucit, ente che attualmente si occupa dei controlli necessari per accertare l’effettivo stato di manutenzione ed esercizio degli impianti termici. È un passaggio illogico ed irrispettoso nei confronti dei Comuni, soci dell’Ape. È curioso – continua Moretuzzo – che si metta a tacere l’unica voce istituzionale che, dati alla mano, ha evidenziato l’enorme impatto, dal punto di vista energetico e ambientale, degli impianti di cogenerazione progettati da Siot in Carnia». «La questione energetica sta diventando drammatica e rischia di avere un impatto enorme sulla vita dei cittadini e delle imprese, ma l’amministrazione Fedriga continua a non dare alcun tipo di risposta di ampio respiro, salvo l’elargizione di qualche bonus alle aziende di un valore talmente irrisorio da avere un impatto quasi nullo e bonus per le famiglie i cui fumosi contenuti sono stati condivisi prima con la stampa che con il Consiglio regionale, come avvenuto in occasione dei futuri incentivi all’installazione di impianti fotovoltaici – aggiunge il capogruppo del Patto per l’Autonomia –. Serve una visione strategica di lungo periodo, serve una vera legge per la transizione ecologica, che certo non può essere quella FVGreen proposta da Scoccimarro, presentata come panacea e ferma da anni. La proposta di legge approvata oggi è l’ennesimo atto di una politica ambientale fallimentare, tutta a carico delle generazioni future che vedono seriamente compromessa ogni prospettiva futura anche a causa di scelte politiche come quella adottata oggi dalla maggioranza».

Transizione energetica. Pd: da Lega una nuova inutile agenzia regionale

“Dopo quattro anni di assoluta assenza e mancate risposte sui temi della transizione energetica e ambientale, in fretta e furia e senza alcuna condivisione, né in Commissione né in Consiglio, una maggioranza evidentemente in gara con sé stessa e preoccupata solo della prossima campagna elettorale, non ha di meglio che proporre l’ennesima nuova, inutile, agenzia regionale. Ciò, dopo che per quattro anni hanno bocciato le nostre proposte in termini di ambiente e transizione energetica. Si crea l’ennesimo e inutile doppione, che genererà solo confusione e incertezze sui ruoli, bruciando tempo e risorse che potevano essere investite su azioni concrete”.

Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali del Pd a margine del dibattito odierno sulla proposta di legge “Disposizioni regionali per la transizione energetica” presentata dal gruppo consiliare della Lega.

“L’unico significato che possiamo dare a questa proposta di legge è di registrare i rapporti di forza tra Lega e Fdi – prosegue la nota dem. A questo punto l’Ape (dove ci sono già Comuni e privati) che ha le medesime funzioni della nuova Agenzia, a cosa serve? Nella discussione siamo entrati nel merito della norma chiedendo risposte che ovviamente non sono arrivate. Arriveranno invece una nuova governance, che significa nuovi cda o amministratori unici, ma non di sicuro le risposte che sui temi ambientali ed energetici mancano da quattro anni. Una legge inutile, un’agenzia inutile. Più di 4 milioni di euro stanziati per nulla: della questione interesseremo la Procura della Corte dei Conti”.

Sergo: “FVG Energia spa, ennesima società inutile”

“Inutile ma costosa. Solo per iniziare ci metteremo 4 milioni di euro per il suo funzionamento”. Così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo commenta l’approvazione della legge, proposta dalla Lega, che contiene ‘Disposizioni regionali per la transizione energetica’, istituendo la nuova società FVG Energia.

“Dopo il balletto tra Lega e Fratelli d’Italia, la maggioranza approva una norma che prima doveva istituire un’Agenzia per la transizione energetica, ma che alla fine si trasforma in una società per azioni che dovrà aiutare i Comuni e altri soggetti a costituire comunità energetiche – sottolinea Sergo -. Si trasforma l’UCIT srl in FVG Energia spa, ma di fatto non cambia nulla, se non passare da 6 mila euro per un consiglio di amministrazione di tre persone a una spesa complessiva di 4 milioni di euro”.

“Questa norma, se davvero è necessaria a pochi mesi dal 2023, sancisce una volta ancora l’incapacità di questa Giunta e di questa maggioranza sul tema dell’energia – continua l’esponente M5S -. Se serve una società come questa adesso, significa che per il centrodestra il Servizio Transizione Energetica della Direzione non è in grado, dopo quattro anni di Giunta Fedriga, di fare ciò che adesso farà FVG Energia spa”.

“Registriamo il fastidio del centrodestra nei confronti della transizione ecologica ed energetica: dopo avere cambiato il nome del Ministero a Roma, anche in questa inutile legge si passa dall’Agenzia per la transizione energetica a FVG Energia spa – conclude Sergo -. Viste le prese di posizione della Lega, i cittadini della Regione possono già ritenersi fortunati che la società non si chiami FVG Energia Nucleare e Trivelle spa”.

Transizione energetica. Honsell (Open Fvg): no a spa senza progetti

“Oggi in Consiglio Regionale è stata approvata la creazione di una nuova società partecipata dalla Regione Fvg dal nome di FVG Energia SpA, che dovrebbe occuparsi, quando finalmente verrà costituita, della transizione energetica. Riteniamo vergognoso che per affrontare uno dei più gravi problemi che è quello dei mutamenti climatici, questa Maggioranza di destra non faccia un piano attuativo, non vari progetti per recupero di aree dismesse e la loro trasformazione in campi fotovoltaici, non iniziative volte a favorire la cultura dell’efficientamento energetico. Quello che fa è creare nuove poltrone in una società partecipata senza progetti precisi”.

Queste le dichiarazioni di Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, in una nota.

“Abbiamo votato contro a questa norma puramente mediatica – conclude la nota di Honsell – che nulla di buono porterà se non l’ennesimo sperpero di denaro pubblico. Questa norma infine rischia anche di creare seri problemi ai lavoratori delle aziende attualmente attive in regione su tematiche ambientali, ovvero Ucit e Ape”.