Viabilità: Celotti (Pd), Cimpello-Gemona, no di oltre 14mila cittadini

«La petizione consegnata oggi in Consiglio rappresenta un segnale forte che arriva non solo dagli oltre 14mila cittadini che l’hanno sottoscritta, ma anche dalle amministrazioni comunali di Fagagna e Moruzzo, dal Comitato per la tutela della strada Quattro Venti e delle Colline Moreniche che l’hanno sostenuta coinvolgendo comitati, associazioni, e moltissime persone, travalicando i confini della comunità collinare. Un movimento che parte dal basso che chi governa la Regione non deve sottovalutare, anche per i dubbi che restano sulle ipotesi alternative al tracciato». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) a margine della consegna della petizione sulle ipotesi di collegamento stradale Cimpello-Sequals-Gemona.

«Quello odierno è stato un passaggio importante per illustrare ufficialmente la posizione di oltre 14mila cittadini e cittadine che hanno sottoscritto la petizione per dire no a un progetto senza senso, che avrebbe deturpato un territorio che si sta sviluppando turisticamente, senza peraltro raggiungere lo scopo di una razionalizzazione della viabilità» continua Celotti.

«Se il traffico pesante che non utilizza le autostrade regionali cerca la via più breve per coprire le distanze, non è certo proponendo un percorso più lungo che si risolverà il problema. L’ipotesi di tracciato sulla strada dei Quattro Venti pare essere stata accantonata, ma rimangono molti dubbi anche sulle ipotesi alternative, una delle quali potrebbe coinvolgere i Comuni di Dignano, San Daniele del Friuli, Majano e Osoppo, intercettando la sr 463». Ma, secondo Celotti «se si può concordare sulla necessità di migliorare questa viabilità anche solo per rispondere all’attuale carico di traffico, resta la preoccupazione che gli interventi in discussione possano far aumentare ulteriormente i passaggi dei mezzi che cercano percorsi alternativi rispetto a quelli autostradali, dubbi ai quali si aggiungono le problematiche, oggettive, legate all’attraversamento di alcuni centri abitati».