Zero virgola..

Vivo a Monfalcone, città complessa, con grandi potenzialità future, con limiti e difficoltà politiche, con ricadute immediate delle decisioni che vengono sia da Roma che a livello locale sui diritti, sulla integrazione, sul lavoro. Provo a fare alcune considerazioni.
Esprimere solo l’indignazione è indice di fragilità, ripeterla su ogni tema nel tempo, oltre il limite e a rimorchio, è sudditanza culturale. Bisognerebbe smetterla di parlare in modo sbigottito, di sentirsi smarriti o sdegnati ogni volta che dicono la loro. Sono reazionari, fascisti e in democrazia hanno voce e diritti politici pari dei più virtuosi progressisti democratici. Non solo esistono, ma sono anche al governo, con milioni di voti che alimentano la loro corsa. Loro ne sono orgogliosi, c’è lo ricordano in ogni occasione e hanno il diritto di esserlo. Noi, di dirglielo senza sgranare gli occhi per l’incredulità. Vanno affrontati come avversari politici.
Alcuni punti da approfondire:
-come è stato possibile che partiti populisti come: il Popolo della Libertà, poi la Lega, il Movimento 5 stelle siano stati votati per il governo del Paese. E ora il partito populista di Fratelli d’Italia, con la fiamma dei fascisti in testa, esprima il Presidente del Governo, tanti Sindaci tra cui Pordenone e Monfalcone utilizzando le regole democratiche.
-con il mandato dei voti ricevuti, lo ricordano sempre, applicano scelte di limitazione della libertà, dei diritti, dell’unità del Paese, di informazione, giustizia, ecc., arrivando alla distorsione del significato delle parole importanti come: libertà, giustizia, solidarietà, ecc. Un attacco ai valori della Costituzione, al lavoro, alle forze democratiche, quello che non è stato possibile con la strategia della tensione negli anni 60/90 viene portato avanti utilizzando la strategia della democrazia forzata, dal di dentro delle strutture democratiche.
– i Progressisti, chiamo tutti quelli che lavorano per un allargamento dei diritti, per una riduzione delle diseguaglianze, per l’applicazione della Costituzione, i progressisti dove sono stati sconfitti si presentano al confronto a livello individuale con il marchio dei perdenti. I Progressisti devono correggere il loro difetto di pensare di essere sempre nel giusto e fermarsi all’indignazione, bisogna essere coscienti che la strada delle riforme, dei diritti, della dignità, da che mondo è mondo, è in salita, serve fare Politica.
– oltre il voto, diversi sono gli strumenti di democrazia, di partecipazione che si possono utilizzare che incentivano l’ascolto e la fiducia. Provo a fare un esempio:
A livello regionale, a Monfalcone, in questi mesi si parla del Fondo amianto, della decisione del governo di dare una parte dei fondi anche alle aziende che sono responsabili delle morti, già accertate e condannate. Sconcerto, rabbia, indignazione, prese di posizione nette. Ma come è stato possibile? Perché di questa scelta offensiva e vergognosa? Nessuna meraviglia, è stato lo sviluppo della scelta politica fatta dal Governo e illustrata dal Presidente Meloni agli industriali, nel settembre 2022 a Vicenza, dal titolo: non disturbare chi produce. Una carta bianca sulla politica industriale e economica agli industriali con il governo come garante. Una scelta di classe visto che sono anche i lavoratori, gli artisti, quelli che in tanti muoiono per infortuni o malattie, che producono. A Roma, a livello locale, in nome del mandato dai voti ricevuti, vanno avanti compatti. Non basta l’indignazione, prendere posizione e sedersi in qualche tavolo come rappresentanti di associazioni di interesse. Loro sanno che oltre la ragione e i rappresentanti che la esprimono non c’è altro, e questo sulla bilancia rispetto al peso dei voti non basta, Loro c’è lo ricordano sempre. Si gioca con le loro regole, sui temi e tempi da loro decisi, sul loro campo. Il risultato finale sarà uno “zero virgola”, e un ulteriore sfiducia di impotenza. Mentre nella loro strategia è già pronto un altro tema. Se loro hanno il diritto di fare questo, NOI abbiamo quello di dire la nostra, senza ogni volta essere increduli. Necessita fare delle correzioni radicali. In regione sono iscritti al Registro regionale amianto oltre 11000 persone esposte, quando si pensa di coinvolgerli? di sentire le loro posizioni? di farsi dare il mandato? di vincolare il risultato con il loro giudizio? di contrapporre, sul piatto della bilancia, ai loro voti il mandato vincolante? Da che mondo è mondo, la strada della difesa e delle conquiste è in salita, non ci sono altre. Vanno riutilizzate e rese vincolanti le regole elementari per la partecipazione, per il riconoscimento e l’ascolto dei soggetti di interesse, e insieme costruire i livelli di difesa, i punti di rivendicazione, le visioni generali nell’ambito dello sviluppo della Costituzione. L’ambizione di guidare il paese non si fa con lo zero virgola.
Luigino Francovig