Referendum: aspre critiche a Fedriga sul suo appello all’astensione
Non si placano le polemiche sulle dichirazioni del Presidente della gounta regionale Massimiliano Fedriga che ha invitato gli elettori all’astenzione nella prossima scadenza elettorale referendaria de 8 e 9 giugno prossimi. Si sono espressi contro la posizione assunta da Fedriga non solo la Cgil promotrice dei referendum ma anche le forze d’opposizione in Consiglio Regionale. Queste le prese di posizione:
Referendum: Honsell Open Sinistra Fvg: grave promuovere l’astensionismo per i referendum di giugno
“Esprimiamo profonda delusione per un Presidente di Regione che si accoda all’onda di antipolitica e di ostilità ai lavoratori, dichiarando che non voterà ai Referendum di giugno. Il Referendum è lo strumento più esplicito di democrazia partecipata. Dichiarare, come ha fatto il Presidente Fedriga, che preferisce sabotare tale consultazione impedendo il raggiungimento del quorum non è un comportamento da prendere ad esempio, né da esternare. Bisogna sempre avere il coraggio di confrontarsi sulle idee. Non bisogna evitare il confronto. Un Presidente dovrebbe essere il presidente di tutti. Personalmente penso che alcuni di questi quesiti referendari siano molto importanti, come quello sulla ricaduta della responsabilità della sicurezza anche sulla ditta appaltante, in modo che non si esaurisca la responsabilità sulla ditta che ha vinto l’appalto. Quando si dichiara che si vuole contrastare gli incidenti sul lavoro non ci si può sottrarre quando c’è una simile opportunità di incidere su tale piaga.
Come Open Sinistra FVG abbiamo partecipato invece attivamente alla raccolta delle firme per i Referendum e personalmente voterò a favore di tutti e 5 i quesiti. Spero che i lavoratori compensino con la loro partecipazione in massa alcune defezioni, seppure di personaggi del calibro politico di un Presidente di Regione, il cui voto, almeno fino a quando c’è la democrazia, vale solamente uno.” Così si è espresso Furio Honsell, Consigliere regionale di Open Sinistra FVG.
Referendum: Moretti (Pd), chi rappresenta le istituzioni dia l’esempio
«Dall’iniziale silenzio dei livelli nazionali agli appelli di questi giorni per l’astensione sui referendum, la destra nelle istituzioni sta dando il peggio di sé. Chi, come il presidente della Regione, invita di fatto all’astensione, scelta che sui referendum è legittima, dà un pessimo esempio istituzionale ai cittadini. Poi, però, Fedriga e i suoi adepti non si lamentino se i cittadini hanno sempre più sfiducia nella politica e si presentano sempre di meno ai seggi». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale del Fvg, Diego Moretti, replicando ai commenti del presidente della Regione, Massimiliano Fedriga che ha dichiarato che ai referendum dell’8 e 9 giugno non andrà a votare.
Referendum: Conti (Pd) a Fedriga, votare è sempre importante
“Io andrò a votare perché partecipare è sempre importante. Rammarica che un presidente di Regione, nelle istituzioni da oltre vent’anni, non la pensi allo stesso modo e con il suo esempio inviti a disertare le urne. Così si favorisce l’avanzata del disinteresse e dell’antipolitica tra i cittadini”. La segretaria regionale del Pd Fvg Caterina Conti replica al presidente della Conferenza delle Regioni e presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il quale oggi ha dichiarato, sui referendum dell’8 e 9 giugno, che “Ognuno sceglie liberamente. Però non andrò a votare”.
“Al di là delle opinioni personali di ciascuno sul referendum – spiega la segretaria dem – chi ricopre cariche istituzionali dovrebbe ricordare ai cittadini che votare non è soltanto un diritto ma soprattutto un dovere. Esprimere la nostra opinione in un momento di democrazia significa esercitare un diritto fondamentale. Inoltre – aggiunge Conti – il referendum è promosso dalle istanze e dalla mobilitazione di molti cittadini organizzati e di un sindacato rappresentativo come la Cgil”.