A Bolzano prove di autonomia differenziata scolastica. Separate classi sulla base della lingua madre
“Oggi leggiamo due notizie di segno radicalmente opposto sul valore dell’educazione: come strumento di inclusione a Udine, e come strumento di discriminazione a Bolzano. Così si è espresso Furio Honsell, Consigliere Regionale di Open Sinistra FVG dal quale parte un plauso per i dirigenti scolastici del CPIA e dei comprensivi di Udine, in particolar modo i professori e le professoresse Primus, Monai, Arfé e Virgilio che stanno organizzando percorsi formativi per i genitori stranieri paralleli a quelli dei loro figli. Un’iniziativa esemplare positiva sotto tutti i punti di vista, che andrebbe sostenuta convintamente su tutto il nostro territorio. Ricordiamo infatti l’orrore delle azioni promosse dall’amministrazione leghista a Monfalcone qualche anno fa che limitò invece la presenza di bambini stranieri. È invece da condannare fermamente, chiosa Honsell, la separazione delle classi sulla base della lingua madre come ha fatto un Istituto di Bolzano. Ogni discriminazione è una violazione dei principi fondanti della costituzione. La scuola dell’obbligo ha proprio lo scopo di promuovere la partecipazione e la coesione sociale. Questa modalità di gestione avvenuta a Bolzano sarà la prima conseguenza della regionalizzazione della scuola e degli uffici scolastici, dovesse passare la sciagura sociale dell’autonomia differenziata.”