Accolto l’ordine del giorno del Patto per l’Autonomia sul monitoraggio della qualità dell’aria nelle scuole della regione

«Investire in salute assicurando una migliore qualità dell’aria negli edifici pubblici». Ne evidenzia la necessità il consigliere regionale del Patto per l’Autonomia, Giampaolo Bidoli, che invita a monitorare le condizioni ambientali nelle scuole della regione e il loro impatto sulla salute. Un aspetto di cui non si fa cenno nel programma di edilizia scolastica nelle quattro ex province della Friuli-Venezia Giulia che la Regione prevede di attuare fra 2021 e 2023. Programma che vale oltre 86 milioni di euro per le scuole superiori di secondo grado nei territori dell’ex provincia di Udine, 61 per quelli di Pordenone, 50 per Gorizia e 70 per Trieste.

«Mettere in circolo importanti risorse per costruire nuovi edifici scolastici e sistemare quelli esistenti è certamente una buona notizia – commenta Bidoli –, consentiranno di realizzare interventi quanto mai attesi seppur non sufficienti a risolvere le tante problematicità. Dalla Giunta Fedriga sappiamo che si investirà per messa in sicurezza, efficientamento energetico e termico così da poter contare, nei prossimi anni, su un patrimonio edilizio scolastico migliore rispetto all’esistente, ma non si dimentichi – evidenzia il consigliere regionale del Patto per l’Autonomia – di promuovere la salute degli ambienti interni riservando un’attenzione particolare alla qualità dell’aria che viene influenzata da molteplici fattori inquinanti determinati, oltre che dalle normali attività metaboliche dell’organismo umano, da sostanze chimiche emesse e diffuse nei luoghi chiusi dai materiali edili impiegati in fase di costruzione, e contenute negli arredi e nei prodotti per la pulizia degli ambienti. È riconosciuto che l’immissione di tali composti negli ambienti di vita quotidiana è strettamente connessa all’aumento di allergie, intolleranze e sensibilità chimiche.

In questo senso, «è di grande aiuto, come raccomandano le istituzioni scientifiche, il buon ricambio d’aria nei locali, a maggior ragione in tempi di Covid-19, ma non è certamente abbastanza. Si intraprenda l’analisi e il monitoraggio delle condizioni ambientali, con il loro impatto sulla salute, all’interno delle scuole del Friuli-Venezia Giulia», è l’appello di Bidoli, che, con il capogruppo Massimo Moretuzzo, ha presentato in merito un ordine del giorno collegato alla Legge di stabilità 2021 e approvato dalla Giunta regionale, che raccoglie, tra le altre, le prescrizioni contenute nel Piano nazionale della prevenzione 2020-2025 del Ministero della Salute e sollecita anche ad avviare progetti pilota nelle scuole per sensibilizzare alunne e alunni, famiglie, personale scolastico e comunità coinvolte sull’importanza della prevenzione e sulle ricadute negative sulla salute conseguenti il degrado degli ambienti di vita.

«Prendersi cura dei cittadini, e in particolare di ragazze e ragazzi che frequentano gli istituti scolastici, deve essere una priorità per tutte le amministrazioni pubbliche. Sarebbe importante e auspicabile che tale attenzione fosse riposta anche all’interno della programmazione del Next Generation EU», conclude Bidoli.