Agenda digitale: Callari, Regioni pronte gestire dati Pubblica amministrazione in autonomia
Senza indicazioni precise nei confronti delle pubbliche amministrazioni sulla gestione dei dati a loro disposizione, le Regioni si sentiranno libere di agire in autonomia mentre sulla banda ultra larga c’è bisogno di dare una decisa accelerata per sbloccare piani per i quali l’Europa ha già messo a disposizione le risorse. Sono queste le posizioni emerse nel corso dell’incontro della Commissione Agenda digitale, coordinata dall’assessore ai Sistemi informativi del Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Callari, riunitasi oggi a Roma nella sede della Regione. Tra i vari temi dibattuti nel corso dell’incontro di Agid, l’attenzione si è soffermata principalmente sulla banda ultra larga (Bul) e sui poli strategici nazionali per la gestione dell’enorme banca dati in possesso delle pubbliche amministrazioni. “Sul primo aspetto – ha spiegato Callari al termine della riunione – siamo stati tutti concordi sul fatto che sia necessario avviare quelle opere per le quali l’Europa ha già messo a disposizione i fondi dedicati agli investimenti e per i quali l’Italia è ancora al palo. Siamo ancora in attesa dei piani attuativi senza i quali non possiamo dare il via agli interventi utili a migliorare la digitalizzazione del Paese”. Per quanto riguarda invece il tema dei poli strategici nazionali, anche in questo caso è emersa una posizione forte della Commissione. “Agid – spiega Callari – aveva predisposto piani e linee guida per fare in modo che i data center con particolari requisiti potessero diventare poli strategici nazionali. Su questo tema il Friuli Venezia Giulia ha un ruolo leader, perché si era mosso già da tempo attraverso una certificazione con la quale Insiel ha le carte in regola per assumere questo ruolo. Tuttavia a livello nazionale non è mai stata assunta una posizione chiara”. “Le Regioni – conclude l’assessore Fvg e coordinatore della Commissione nazionale – hanno pertanto chiaramente espresso alla presidente di Agid, Teresa Alvaro, la propria posizione che prevede una gestione autonoma dei dati se non arriveranno entro breve indicazioni specifiche su un tema di grande rilevanza strategica”.